XXXVII Fantafestival: il nuovo e vecchio genere italiano hanno dominato la seconda giornata
Seconda giornata all’insegna del nuovo horror italiano al Fantafestival di Roma – Mostra Internazionale del Film di Fantascienza e del Fantastico, che dal 22 al 26 Novembre 2017 festeggia presso la Multisala Savoy il suo trentasettesimo compleanno.
Giovedì 23, infatti, dopo l’apertura di giornata con il canadese Incontrol di Kurtis David Harder, incentrato su un gruppo di studenti universitari che scoprono un dispositivo capace di fargli prendere il controllo degli altri e di sperimentare il mondo attraverso loro, eventi e proiezioni hanno celebrato non poco la Settima arte del Bel paese.
Se già all’interno dell’immancabile maratona di cortometraggi non sono mancati Stigmate di Antonio Zannone, Mouth of horror di Giovanni Aloisio, Special delivery di Andrea Traina e No smoking di Michelangelo Di Pierro, la programmazione è proseguita con l’horror thriller The wicked gift, diretto e interpretato da Roberto D’Antona, presente insieme al cast e alla produttrice Annamaria Lorusso. Horror thriller orchestrato tra incubi, spettrali apparizioni da ghost story giapponese, medium e un pizzico di splatter, cui hanno fatto seguito la presentazione della raccolta di short tricolori anni Novanta Bizzarro italiano e dello zombie movie Almost dead, accompagnato da un’introduzione in sala del regista Giorgio Bruno e dei produttori. Una tesissima operazione concepita con pochi mezzi e molta professionalità per inscenare la terribile avventura di una giovane donna rinchiusa all’interno di un’automobile in un bosco, mentre i morti viventi circondano la vettura.
Anticipando la conclusione di serata con una vera e propria sorpresa per tutti gli appassionati di fantascienza degni di tale classificazione: la proiezione – accompagnata da dibattiti con gli autori Andrea Ferreri e Lucio Gaudino e altri componenti del cast tecnico – di tre episodi di Ora zero e dintorni, serie televisiva a carattere post-atomico che, realizzata nel 1980 nel tentativo di fornire una risposta nostrana alla famosissima Ai confini della realtà, era andata completamente perduta.
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