XXXVII Fantafestival: Godzilla, fantascienza israeliana e fumetti per la terza giornata

Prima della immancabile maratona di cortometraggi, è all’insegna della nostalgia che si è aperta la terza giornata della trentasettesima edizione del Fantafestival di Roma – Mostra Internazionale del Film di Fantascienza e del Fantastico, in svolgimento dal 22 al 26 Novembre 2017 presso la Multisala Savoy.

Nella versione colorizzata nel 1977 dal trash director Luigi Cozzi, infatti, è stato il mitico Godzilla realizzato nel lontano 1954 dal giapponese Ishiro Honda ad accogliere dal grande schermo gli spettatori, con tutta la sua intramontabile forza distruttiva e fornito dell’inconfondibile alito radioattivo.

Dall’Israele, invece, è arrivata la commedia fantascientifica OMG, I’m a robot!, diretta a quattro mani da Tal Goldberg e Gal Zelezniak e che, non priva di rimandi visivi al super classico Terminator, racconta di un giovane che scopre di essere un androide.

Mentre, a cominciare dalla presentazione della graphic novel Improntaumana – scritta da Cristiano Neila e disegnata da Oscar Celestini – e delle novità editoriali di Bugs Comics, in compagnia degli sceneggiatori Luca Ruocco e Andrea Guglielmino, la sera è stata interamente dedicata all’universo dei fumetti.

Perché non solo è stato possibile visionare I vampiri sognano le fate d’inverno?, short concepito da Claudio Chiaverotti, fumettista della Bonelli editore, ma il documentario Splatter – La rivista proibita di Stefano Cavalli e Sara Parigiani ha ripercorso – attraverso le testimonianze dei suoi artefici e collaboratori, da Paolo Di Orazio a Roberto Dal Prà – la storia e la caduta della indimenticabile testata a disegni del titolo, divenuta addirittura oggetto di un caso parlamentare dopo aver inondato i lettori di ultra-violenza e bagni di sangue in bianco e nero dal Luglio 1989 al Maggio 1991.  

Interpretato da Chiara Gensini e Francesco Montanari, infine, ha concluso il terzo fanta-giorno il mediometraggio di quarantacinque minuti L’insonne – Ouverture di Alessandro Giordani, tratto dall’omonimo fumetto creato nel 1994 da Giuseppe Di Bernardo e Andrea J. Polidori e incentrato su una dj afflitta da una inspiegabile forma di insonnia che sembra permetterle di concepire aspetti della realtà normalmente nascosti alle persone comuni.

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