Weekend uscirà domani, in sole 10 sale, Teodora Film spiega il perché...
"Teodora avrebbe sperato di avere più cinema ma non è stato possibile per l’affollamento di titoli e per il giudizio negativo della Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI (che preclude molte sale del circuito di qualità, spesso anche gestite da laici) e che ha giudicato il film come “Sconsigliato/Non utilizzabile/Scabroso” in quanto legato a due sole tematiche: droga e omosessualità. Un film che in realtà racconta una semplice storia d’amore, “un’onesta, intima, autentica storia d’amore” come la descrivono le parole del regista. Per questo motivo, invitiamo gli spettatori a vedere il film nel primo weekend: come auspichiamo tutti, una media copia alta potrà permettere una distribuzione più ampia nella seconda settimana di programmazione."
Questa la comunicazione apparsa stamattina nella pagina facebook di Teodora Film, la distribuzione che ha finalmente portato Weekend nelle sale italiane.
Il film di Andrew Haigh, ha fatto la sua prima apparizione nel Belpaese alla Festa del Cinema di Roma, nel 2011, ma poi non se n'era saputo più niente, finchè il successo ottenuto dal regista con 45 anni, interpretato da una splendida Charlotte Rampling, (per questo nominata dall'Academy agli ultimi Oscar), non ha risvegliato l'attenzione verso un tipo di cinema meno convenzionale. Da qui la decisione di Teodora Film di far entrare Weekend nel circuito delle sale nostrane, dopo cinque anni.
Weekend racconta la storia di Russell e Glen, che si conoscono in un locale, e si risvegliano insieme la mattina dopo. Quella che sembra solo l’avventura di una notte si trasforma però in qualcosa di più: nell’arco del weekend i due arriveranno a condividere sentimenti, ricordi, paure e desideri, fino a scoprirsi all’inizio di un’imprevista e travolgente storia d’amore.
Il film "affronta la quotidianità dei tumulti del cuore con una scrittura che evidenzia la possibilità di trovare nel realismo dei sentimenti un terreno di espressione che non sia solo la voce della freddezza assoluta.", così lo descrive Maria Cristina Caponi, (nostra redattrice - la sua recensione qui), qualcosa di ben diverso dalle motivazioni che si danno nel comunicato per limitarne la distribuzione.
C'è da sperare che l'appello rivolto da Teodora Film riesca a far conoscere ad un elevato numero di spettatori italiani, un film che è stato apprezzato fuori dai confini dello stivale.