The Book of Vision di Carlo S. Hintermann, con la produzione esecutiva di Terrence Malick, aprirà la 35a SIC a Venezia

Sarà The Book of Vision, visionaria opera diretta da Carlo S. Hintermann e prodotta da Gerardo Panichi, Sébastien Delloye, Robin e Vera Monotti Graziadei e Rai Cinema, con la produzione esecutiva di Terrence Malick, ad aprire ufficialmente la 35° edizione della Settimana Internazionale della Critica, sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell'ambito della 77. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. 

Il film, una produzione Citrullo International, co-prodotto da Entre Chien et Loup (Belgio) e Luminous Arts Productions (UK) con Rai Cinema e il sostegno della Direzione Generale Cinema e la Provincia di Trento, racconta la storia di un viaggio affascinante attraverso il passato e il presente, la vita e la morte, il dolore più profondo e l’amore incondizionato.

Questa la trama: Eva, giovane e promettente medico, abbandona all’improvviso una sua brillante carriera per studiare Storia della Medicina e lasciarsi alle spalle il suo passato. In realtà quella che sembra una scelta incomprensibile è motivata da una condizione profondamente drammatica. Nella sua “fuga” Eva incontra Henry, il tutor con il quale lavora su “Il libro delle visioni”, uno scritto di Joahn Anmuth, medico prussiano del XVIII secolo, che contiene le speranze, le paure e i sogni di più di 1.800 pazienti. Le vicende del medico si intrecceranno indissolubilmente con quelle di Eva, in un gioco di specchi tra presente e passato

The Book of Vision è interpretato da un cast internazionale: Charles Dance (Game of ThronesLotte Verbeek (The Black ListOutlanderI Borgia), Sverrir Gudnason (Borg McEnroeIsolda Dychauk (I BorgiaFaustTwoGirls) e Filippo Nigro. Direttore della fotografia è Jörg Widmer (La Vita nascostaBuena Vista Social ClubPina) tra i più celebrati in Europa.

Ed ecco il trailer