Streaming Zone – Puntata 14

Baghdad Central,  di Stephen Butchard, 1 stagione – su Sky 
Anno 2003: in una Baghdad che tanto ricorda la Saigon di Il Cacciatore, le forze occidentali  hanno appena abbattuto il regime sanguinario di Saddam Hussein. 
Muhsin al-Khafaji, è un ex poliziotto assoldato dall’intelligence britannica per “ricostruire” i quadri di uno stato iracheno azzerato  dalla guerra. Muhsin entrerà in una spirale dove politica e scandali internazionali si intrecciano in un nodo di difficile soluzione, complicato dalle sue vicende familiari: vedovo, una figlia malata, un’altra antioccidentale, datasi alla macchia. 
Ad interpretarlo è l’attore arabo americano Waleed Zuaiter, la faccia e il mood giusto per porsi domande del tipo: “chi siamo noi oggi?” riferendosi alle sorti del popolo iracheno passato da un regime liberticida ad un altro dalla faccia più pulita ma una coscienza non meno sporca del precedente.

Anima, di PAUL THOMAS ANDERSON, cortometraggio (15’) – su Netflix
Ideato per promuovere l’ultimo album dell’ex frontman dei Radiohead, Thom Yorke questo corto, diretto da Paul Thomas Anderson, è qualcosa di più di una semplice videoclip.
 Anima è un vero e proprio short-film, vuoi per la compiutezza del progetto narrativo, vuoi per il taglio cinematografico di inquadrature e montaggio, vuoi per la centralità del protagonista (lo stesso Thom Yorke) di cui il regista dice: “…è il mio Buster Keaton”.
Ed in effetti, molti sono i riferimenti all’epica del cinema muto: i volti inespressivi come bautte, la coreografia dei corpi che disegnano inquietanti ibridi biomeccanici, la musica che diventa protagonista e non solo accompagnamento. Il tutto per raccontare un incubo che si concretizza in una domanda che campeggia sulla metro dove tutto ha inizio: "Che cosa è successo ai tuoi sogni?"

Il Caos dopo di te, di Carlos Montero, 1 stagione  – su Netflix 
Ambientato nella piovosa Galizia, un noir che nasce e muore tra i banchi di un liceo di una piccola città dove Raquel è stata chiamata a supplire Viruca, una collega suicidatasi. Da subito, la realtà non si rivelerà quella che le era stata raccontata. Con una struttura che ricorre a frequenti flashback, il mistero viene, con misura, svelato fino all’inevitabile colpo di scena finale. Un percorso accidentato e tortuoso, fotografato nel contrasto tra le nebbie di boschi umidi e la luce splendente di La Coruna, folto di numerosi e sfuggenti personaggi,  che passa per le strette chiuse della provincia tra i quali anfratti trovano albergo segreti familiari,  anche e soprattutto i più atroci e orribili. 

(Foto: Il Caos dopo di te - Netflix)

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