Progetto Dentro/Fuori: il docu-film “Ombre della Sera”, opera prima di Valentina Esposito, continua il tour
Doppia presentazione romana, oggi, Martedì 7 Novembre, del docu-film Ombre della Sera, opera prima di Valentina Esposito, prodotto da Simonfilm e Lupin Film, che racconta il mondo degli affetti di detenuti in misura alternativa ed ex detenuti che 'tornano a casa', tra rimpianti e una vita da ricostruire. Il film proiettato alle ore 16:00 per il pubblico recluso presso la Casa Circondariale di Regina Coeli alla presenza della regista e del cast di attori ex detenuti - con un dibattito a seguire - e la sera per il pubblico pagante alle ore 21:30 presso il Cinema Farnese Persol. Un film che è prima di tutto un progetto che intende non solo descrivere l'invisibile dolore di chi vive dietro le sbarre e deve fare i conti con la vita 'fuori', ma anche raccontare di una concreta possibilità per gli ex detenuti divenuti attori di costruirsi una seconda opportunità professionale.
Realizzato con il Patrocinio del Ministero della Giustizia, del Consiglio Regionale del Lazio, riconosciuto di interesse culturale dal Mibact Direzione Cinema e sostenuto dal Fondo Cinema e Audiovisivo della Regione Lazio, Ombre della Sera, presentato recentemente alla Commissione Diritti Umani del Senato della Repubblica, ha iniziato un tour nelle sale con una distribuzione indipendente che sta toccando carceri, università e mondo associazionistico, in città quali Catania (13 novembre, Cinema King), Livorno (19 novembre, Cinema Grattacielo) e La Spezia (4 dicembre, Cinema Il Nuovo).
Il film, che vede l'amichevole partecipazione di Pippo Delbono, è stato candidato ai Nastri D’Argento 2017 nella sezione Docu-Film, ha ottenuto la Menzione Speciale al Bafici Film Festival di Buenos Aires e partecipato al Sofia International Film Festival (Fuori Concorso), al RIFF - Rome Independent Film Festival e al Cairo International Women Film Festival.
Interpretato da detenuti in misura alternativa e da ex detenuti attori del Carcere di Rebibbia (oggi attori della compagnia Fort Apache), trae ispirazione dalla biografia dei protagonisti e delle loro famiglie per svelare allo spettatore l’aspetto più intimo e delicato del percorso di reinserimento che intraprendono i “liberanti” tornando nel mondo esterno dopo anni di lontananza. Storie intrecciate, attraverso i complessi e sconosciuti labirinti della libertà. Uomini condannati e afflitti, nel tentativo di espiare i propri peccati e di ricostruire le proprie vite.
“Ombre della Sera – sottolinea la regista - è un film sul ritorno: il ritorno a casa e agli affetti dopo anni di lontananza e separazione. Mi sono mossa con discrezione tra la verità e la ricostruzione cinematografica per raccontare la condizione emotiva di chi è condannato per sempre a vivere tra la vita dentro e quella fuori dal carcere, tra le ombre del passato e il bisogno disperato di ritrovarsi nel presente”.