Lunana: Il villaggio alla fine del mondo - Al cinema primo film bhutanese candidato all'Oscar come Miglior Film Internazionale

Officine UBU distribuirà in Italia dal 31 marzo il film Lunana: Il villaggio alla fine del mondo di Pawo Choyning Dorji, il primo film totalmente realizzato in Bhutan a essere candidato al Premio Oscar 2022 come Miglior Film Internazionale.

In un mondo in cui le persone sembrano aver perso la loro spiritualità in cerca del benessere materiale, il Bhutan è un modello da cui trarre ispirazione: è qui infatti che il PIL è sostituito dal FIL, l’indice di Felicità Interna LordaLunana: Il villaggio alla fine del mondo è ambientato e realizzato nel paese più felice del mondo, ma cosa significa davvero essere felici? Ed è possibile trovare la felicità in un posto che non ti aspetti?
Se lo chiede anche Ugyen, giovane insegnante, che vorrebbe andare alla ricerca della sua felicità, ma è costretto a intraprendere un viaggio di 8 giorni di cammino che lo porterà nella scuola più remota del mondo, nello sperduto villaggio di Lunana, situato lungo i ghiacciai dell'Himalaya al confine tra Bhutan e Tibet a 4.800 metri di quota. Lì, in compagnia di placidi yak e privato di ogni comodità moderna, scoprirà che il segreto della felicità è nella semplicità dei piccoli gesti e nei sorrisi degli abitanti di Lunana, un microcosmo che lentamente sta svanendo.

Girato in collaborazione con gli abitanti del villaggio, il film ci introduce in un luogo sospeso nel tempo, lontano chilometri dalle grandi città e protetto dalle montagne, come fosse un piccolo scrigno nascosto, contenente la più preziosa delle ricchezze.

 "Essendo la nazione della 'felicità interna lorda', il Bhutan è presumibilmente il paese più felice del mondo. Ma cosa significa davvero essere felici? I bhutanesi sono davvero così felici? Ironia della sorte, molti bhutanesi lasciano il Bhutan, la terra della felicità, per cercare la propria versione di 'felicità' nelle moderne e scintillanti città dell'ovest." Dichiara Pawo Choyning Dorji nelle note di regia " Con Lunana: Il villaggio alla fine del mondo, ho voluto raccontare una storia in cui anche Ugyen, il giovane protagonista, desidera andare alla ricerca della sua felicità. Tuttavia è costretto a intraprendere un altro viaggio. Si ritrova in un mondo che è diverso dal mondo moderno in ogni aspetto. Durante questo viaggio si rende conto che ciò che cerchiamo così disperatamente nel mondo materiale, in realtà esiste da sempre dentro di noi, e che la felicità non è davvero una destinazione ma il viaggio.

Il film è stato girato nella scuola più remota del mondo, nel villaggio di Lunana. Il villaggio è un insediamento che si trova lungo i ghiacciai dell'Himalaya, accessibile solo attraverso un trekking di 8 giorni su alcune delle montagne più alte del mondo. Ci sono solo 56 persone nel villaggio, la maggior parte delle quali non aveva mai visto il mondo fuori da Lunana. La parola 'Lunana' significa letteralmente 'la valle oscura'; una valle così lontana che la luce non la raggiunge nemmeno. Il villaggio è così isolato che ancora oggi non ci sono elettricità e collegamenti alla rete cellulare. A causa della mancanza di strutture, la produzione del film dipendeva totalmente dalle batterie a carica solare.

Anche se estremamente impegnativo, volevo girare il film a Lunana, ispirato dalla purezza delle terre e delle persone. Volevo anche che tutte le persone coinvolte nella produzione vivessero questo viaggio che cambia la vita, in modo che l'autenticità dell'esperienza potesse tradursi nel film. I temi principali della storia sono la ricerca della felicità e il senso di appartenenza, e questi sono temi universali a cui tutti possono relazionarsi, indipendentemente dalla propria cultura e background. Ho voluto presentare questi temi attraverso un luogo come Lunana, un mondo e un popolo così diversi non solo dal resto del mondo, ma anche dal Bhutan stesso. Volevo mostrare che anche se in un mondo così lontano, le speranze e i sogni che collegano l'umanità sono gli stessi."