Doc/it Professional Award: tutti i vincitori
Doc/it - Associazione Documentaristi Italiani chiama a raccolta il mondo del documentario per annunciare i vincitori della VII edizione del Doc/it Professional Award. Sei i documentari premiati:
Liberami di Federica Di Giacomo vince il Premio Regia – Miglior Documentario dell’anno del valore di 1000 euro, a cui si aggiunge il Premio offerto da AAMOD - Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, che dà diritto all’utilizzo di 3 minuti di repertorio.
Liberami è stato prodotto da Mir Cinematografica, Opera Film, in collaborazione con Rai Cinema, France 3 Cinema.
Ciao amore, vado a combattere di Simone Manetti, prodotto da Meproducodasolo, vince il Premio Scrittura del valore di 500 euro offerto dall’Associazione dell’Autorialità Cinetelevisiva 100autori. Questa la motivazione della Giuria 100autori composta da Cosimo Calamini, Daniele Cini ed Elisabetta Lodoli: un film dove la struttura e la realtà viaggiano all’unisono, dove gli autori hanno saputo dosare epica e verità, tratteggiando un personaggio duro e poetico, fragile e intenso: il racconto ben tracciato di un'inconsueta antieroina.
I Ricordi del Fiume di Gianluca e Massimiliano De Serio, prodotto da La Sarraz Pictures in collaborazione conRai Cinema vince il Premio Direttore della Fotografia del valore di 500 euro insieme al Premio offerto da Margutta Digital International che dà diritto alla Color Correction del film successivo realizzato dai premiati. La Giuria della categoria composta da Valerio Azzali, Roberto Beani e Paolo Ferrari ha espresso la seguente motivazione per il lavoro di Gianluca e Massimiliano De Serio: un film che riesce a descrivere con lucidità e visione una delle più sofferte situazioni del disagio contemporaneo. La luce e il racconto per immagini riescono a unire due elementi in contrasto fra loro: etica ed estetica.
Il film riesce a trasportarci all’interno di un mondo molto complesso senza rinunciare all’uso della luce e dell’inquadratura nonostante i limiti imposti dal soggetto e dal luogo. Un riuscito compromesso visivo di grande intensità fra esigenza documentaria e rappresentazione.
Vergot di Cecilia Bozza Wolf, prodotto da ZeLIG vince il Premio Montaggio del valore di 500 euro. La Giuria composta da Esmeralda Calabria, Sara Fgaier e Sara Zavarise conferisce il premio al montatore Pierpaolo Filomeno per la capacità di intessere un racconto che progressivamente entra sempre più in profondità nelle vicende umane della famiglia e del contesto in cui vive.
Grazie ad un montaggio narrativo attento a delineare i personaggi e guidare l'emozione, riesce ad osare nello stare con i protagonisti oltre il limite del 'giusto', creando ancor più immedesimazione nella storia e restituendo al tempo stesso più verità alla narrazione.
I cormorani di Fabio Bobbio, prodotto da Strani Film in collaborazione con Officina Film vince il Premio Produzione del valore di 500 euro, a cui si aggiunge il Premio offerto da Cinecittà Luce che dà diritto all’utilizzo di 3 minuti Full Rights Europa a tariffa Doc/it. La Giuria composta Rino Sciarretta, Federico Schiavi e Nadia Trevisanconferisce il premio con la seguente motivazione: un’opera prima sensibile e sincera e con un efficace impianto produttivo che ha reso possibile la realizzazione di un film coinvolgente sull'adolescenza.
Castro di Paolo Civati, prodotto da Tangram Film vince il Premio legato al Territorio del Lazio conferito da Roma Lazio Film Commission del valore di 500 euro. Della Giuria hanno fatto parte: il Presidente Luciano Sovena, Tina Bianchi e Cristina Priarone.
L’opera Castro si è distinta per l’idea originale di raccontare la storia di uno sgombero annunciato senza mai mostrare la violenza, senza concessioni alle formule dell’inchiesta o della denuncia. Uno sguardo sul territorio di Roma che viene posto su un rifugio per gli esclusi, all’interno del quartiere San Giovanni, nel centro di una città che tende sempre più a isolare al di fuori di essa, nelle sue periferie queste realtà. Una realtà con le proprie caratteristiche culturali e sociali che ricevono l’impronta di un luogo nascosto alla grande città, dove la complessità della Capitale prende luce.
La novità di questa edizione, frutto della sinergia con Roma Lazio Film Commission, è l’attribuzione di un premio di categoria alle professioni che maggiormente contribuiscono a comporre un’opera documentaria: regia, scrittura, fotografia, montaggio, produzione e territorio del Lazio.
Le cinquine e i relativi vincitori sono stati selezionati a partire dai 20 documentari individuati tra gli 81 iscritti al Premio, da un comitato composto da chi è stato premiato o nominato nelle passate edizioni. Ogni categoria ha avuto la sua giuria composta da professionisti del settore, in particolare il Premio Regia – Miglior Documentario dell’anno è stato selezionato da una Academy composta da più di 70 professionisti fra autori, produttori, direttori di festival, critici e tecnici: tutte le giurie hanno avuto modo di visionare i titoli in concorso in streaming video tramite la piattaforma ITALIANDOC - unica directory del documentario italiano, ed esprimere il proprio voto.