Cafarnao: ad aprile al cinema il film di Nadine Labaki candidato agli Oscar e vincitore del Premio della Giuria a Cannes. Ecco il trailer...
Lucky Red presenta il trailer italiano di Cafarnao - Caos e miracoli di Nadine Labaki, candidato agli Oscar® e ai Golden Globe 2018 nella categoria miglior film straniero e vincitore del Premio della Giuria a Cannes. Il film libanese è un'opera struggente ed emozionante, e racconta la storia di Zain, un bambino coraggioso di Beirut che decide di ribellarsi alla vita difficile a cui sembra essere destinato.
"Attraverso i miei film sento sempre il bisogno di interrogarmi sul sistema costituito, sulla sua incoerenza e anche di immaginarmi dei sistemi alternativi. Alla base di Cafarnao c'erano una serie di problematiche: l'immigrazione clandestina, i bambini maltrattati, i lavoratori stranieri, il concetto di frontiera, l'assurdità di tante situazioni, l'esigenza di avere un pezzo di carta che dimostri la nostra esistenza, senza il quale non contiamo nulla, il razzismo, la paura dell'altro, la freddezza della convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia…" Afferma la regista "Tornando a casa dopo una serata, verso l'una di notte, ero ferma al semaforo rosso e ho visto, proprio sotto la mia finestra, un bambino assopito tra le braccia di sua madre che mendicava su un marciapiede deserto. La cosa per me più scioccante era che quel piccolo, che avrà avuto due anni, non piangeva, non chiedeva niente e sembrava non desiderare altro che dormire. L'immagine dei suoi occhi che si chiudevano non mi ha più abbandonata, al punto che rientrando in casa ho sentito l'esigenza di farne qualcosa. Quindi mi sono messa a tratteggiare il volto di un bambino che grida in faccia agli adulti, come se volesse rimproverarli di averlo messo al mondo, un mondo che lo priva di ogni diritto. E successivamente ha iniziato a nascere l'idea di Cafarnao, prendendo l'infanzia come punto di partenza poiché è indubbio che è il periodo che determina il resto della nostra vita...Invece di deplorare il destino di quel bambino incrociato per la strada e sentirmi ancora più impotente, con Cafarnao ho preferito utilizzare il mio mestiere come un'arma sperando di riuscire ad avere un impatto sull'esistenza di quel piccolo, non fosse altro che invitando la gente a una presa di coscienza. Il punto di partenza è stato il bisogno di puntare dei riflettori quasi abbaglianti sui retroscena di Beirut e di tante altre grandi città, di penetrare nel quotidiano di quelle persone la cui miseria è quasi una sorta di fatalità della quale non possono sbarazzarsi."
Cafarnao - Caos e miracoli è frutto di mesi di ricerca sul campo della regista, che nella realizzazione dell’opera ha coinvolto attori non professionisti e con esistenze molto vicine a quelle raccontate nel film. Il giovane protagonista è stato individuato nel 2016 nel suo quartiere a Beirut dalla direttrice del casting che rimase subito affascinata dalla complessità del suo carattere: una sintesi di umorismo e straziante carisma, che fa di lui la "perla rara" che Nadine Labaki stava cercando.
"La vita di Zain è simile, quasi nei dettagli, a quella del suo personaggio e lo stesso vale per Rahil che era un'immigrata irregolare. Per il personaggio della mamma di Zain, mi sono ispirata a una donna che ho conosciuto, la quale ha 16 figli che vivono nelle stesse condizioni descritte in Cafarnao. Sei dei bambini sono morti e altri sono stati messi in orfanotrofio per mancanza di accudimento. La donna che interpreta Kawthar ha realmente nutrito i suoi figli con zucchero e cubetti di ghiaccio. In questo cast, dove anche il giudice è un vero giudice, io ero l'unica "nota stonata" in mezzo agli attori. Per questo il mio intervento in veste di attrice nel cuore della verità degli altri è stato minimo. Il termine "interpretare" mi ha sempre creato problemi e ancora più nel caso di Cafarnao in cui le parole esigono una sincerità assoluta. Lo dovevo a tutti coloro per i quali il film servirà da vessillo per la loro causa. Era dunque fondamentale che gli attori fossero persone che conoscono le condizioni che vengono descritte affinché io potessi avere una legittimità nel parlare della loro causa. In ogni caso, ritengo che sarebbe stato impossibile per degli attori professionisti incarnare degli individui dal vissuto così pesante, il cui quotidiano è un inferno. Di fatto ho voluto che il film entrasse nella pelle dei miei personaggi, piuttosto che il contrario. Il casting selvaggio si è imposto per strada e quasi per magia, visto che sono convinta che una forza vegliasse sul film, tutti i tasselli si sono incastrati. Via via che scrivevo i miei personaggi sulla carta, questi sorgevano dalla strada e la direttrice del casting li trovava. In seguito, ho solo dovuto chiedere loro di essere se stessi perché bastava la loro verità e io ero affascinata, quasi innamorata di quello che sono, del loro modo di parlare, di reagire, di muoversi. Sono felice perché è stata, anche e soprattutto, una maniera per offrire loro, attraverso il film, un terreno di espressione, uno spazio in cui hanno anche loro potuto manifestare le loro sofferenze."
Dopo il sorprendente esordio alla regia con Caramel nel 2007, la cineasta libanese torna dietro la macchina da presa per raccontare, ancora una volta, la complessa realtà della Beirut contemporanea, stavolta attraverso lo sguardo emozionante del piccolo Zain.
Cafarnao - Caos e miracoli sarà al cinema dall’11 aprile, distribuito da Lucky Red.
Ecco il trailer italiano:
... e quello in lingua originale:
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