Alla Festa del Cinema di Roma, Stefano Benni si racconta nel documentario di Enza Negroni
Oggi, alle 21:30 al Maxxi - alla Festa del Cinema di Roma, sezione Riflessi, verrà presentato La storia quasi vera di Stefano Benni - Le avventure del lupo, un film documentario di Enza Negroni, con l’animazione di Luca Ralli. Con Stefano Benni e la partecipazione di: Daniel Pennac, Ambra Angiolini, Alessandro Baricco, Dacia D’Acunto, Angela Finocchiaro, Fabian Nji Lang, Pietro Perotti, Umberto Petrin, Lucia Poli, Alberto Rollo, Danilo Rossi Scalzabanda, Giulia Tagliavia, Gianni Usai.
Per la prima volta Stefano Benni acconsente a raccontarsi. Un lungo viaggio attraverso l’Italia e la Francia che la regista Enza Negroni ha fatto insieme a lui, seguendo ogni suo passo, ogni suo incontro, attraversando libri, musica e teatro. Un viaggio che la regista ha arricchito con musiche originali, con materiale di repertorio a testimonianza del lungo percorso artistico dello scrittore, ed anche attraverso alcune animazioni di Luca Ralli, capaci di svelare frammenti inediti della sua vita. Un racconto corale, nell’arco di un viaggio nella penisola, da Milano a Napoli fino alla Sardegna. Queste città sono state lo sfondo ideale per creare una scenografia di una vita sempre in movimento, spingendosi anche oltre il confine, al Sud della Francia, per l’incontro con il caro amico Daniel Pennac.
La colonna sonora, tratta in parte da suoi spettacoli musicali e da alcuni brani composti in originale da Umberto Petrin e da Niclas Benni, accompagna il film creando una struttura narrativa sonora ben definita. La musica è una componente essenziale della vita dello scrittore e lo vuole essere anche nel documentario.
" Da bambino io non sognavo di fare lo scrittore - racconta Stefano Benni - volevo fare il giocatore di calcio o il pianista o il pescatore. E poi sono arrivate le storie, mi hanno trovato, ho cominciato a ascoltarle. Le storie di mio nonno intorno al camino, le storie del bar del mio piccolo paese, i racconti della guerra che era appena finita. Storie comiche, di matti, leggende paurose, itticomachie, cioè combattimenti contro pesci giganteschi. E anche io ho cominciato a raccontare i miei amici veri o immaginari o gli animali. E un giorno ho scoperto a due chilometri dalla mia casa una piccola biblioteca, ci andavo a piedi, ci voleva più di un’ora e sono arrivati i libri e il mio mondo è diventato più grande. Da quel piccolo paese di montagna ho cominciato a vedere l’universo sconfinato della letteratura e ho subito pensato che sarebbe stato bellissimo un giorno restituire questo regalo, cioè essere capace di raccontare storie in cambio di tutto quello che avevo ricevuto: allegria, incanto, paura. Poi, quando sono cresciuto, alcune persone, care, preziose, mi hanno aiutato. Hanno detto “dai, tu hai un piccolo talento per raccontare le storie, fallo, impegnati, riscrivi, sei capace!”. Ma c’è voluto molto tempo perché mi convincessi, ma una volta che ho cominciato non ho smesso più. E quando mi sembra di non avere più ispirazione ci sono dei posti magici dove le storie escono dalla terra, dai volti della gente, dai respiri, ti cercano. Come fai a non ascoltare? ".
Per la regista Enza Negroni, “raccontare Stefano Benni, in un documentario, ha significato fare un viaggio nella sua letteratura, nel suo teatro, nella sua musica. Ha significato anche fare un percorso di quarant’anni, attraverso l’Italia e le sue trasformazioni, che la sua penna ha saputo raccontare, con arguta maestria”. E riconosce che “ raccontare la sua scrittura poliedrica attraverso la sua voce e quella dei suoi amici, è stata una sfida intrigante che mi ha permesso di avvicinarmi al suo mondo ”.
E al mondo di Stefano Benni, la regista s’è avvicinata convinta che avrebbe trovato durante il viaggio altri fondamentali compagni, come i produttori, Sofia Cortellini Klein e Luigi Tortato, che hanno creduto nel progetto e nelle sue potenzialità.
La storia quasi vera di Stefano Benni - Le avventure del lupo – prodotto da Luigi Tortato, Sofia Cortellini Klein, Enza Negroni – ha avuto il sostegno di Regione Emilia-Romagna- Emilia Romagna Film Commission e il contributo di Unipol Banca.
Ecco il trailer: