Trascorriamo le nostre giornate ad evitare le mine sul nostro percorso. Un po' perché vogliamo una vita semplice, un po' perché siamo dei vigliacchi, e abbiamo paura di affrontare il dolore. Fuggiamo dalle responsabilità, rinneghiamo la fatica, pretendiamo l'aiuto di chi si trova sul nostro cammino.
Poi, un giorno qualunque, poggiamo il piede - l'anima, il cuore - sul punto sbagliato, e l'ordigno si innesca sotto di noi. Ed è allora che si deve scegliere: o si muore da codardi, o si affronta la prova da cavalieri.
Una mina può rimanere attiva per circa 40 anni. Ma 10 anni dopo la produzione, esiste un 4% di possibilità di avaria; 15 anni dopo la produzione, la possibilità raggiunge il 7%.
In "Mine", Guaglione e Resinaro ci piazzano, volenti o no, davanti alle nostre fughe e ai nostri dolori, invitandoci a indossare l'armatura e a fidarci di quel 7%. E se anche la mina dovesse esplodere, è sempre meglio andarsene con l'anima fiera, piuttosto che condurre un'esistenza elemosinata al passato.
Bisogna rischiare, bisogna azzardare, consapevoli che uno sbaglio non è una condanna, ma una possibilità. Anche la strada sbagliata, infatti, può condurre verso casa.
Recensioni
Mine (2016)
19 Marzo 2017 09:08
MattMus89
5,0 (su 3 voti)
Accedi per votare!Trascorriamo le nostre giornate ad evitare le mine sul nostro percorso. Un po' perché vogliamo una vita semplice, un po' perché siamo dei vigliacchi, e abbiamo paura di affrontare il dolore. Fuggiamo dalle responsabilità, rinneghiamo la fatica, pretendiamo l'aiuto di chi si trova sul nostro cammino.
Poi, un giorno qualunque, poggiamo il piede - l'anima, il cuore - sul punto sbagliato, e l'ordigno si innesca sotto di noi. Ed è allora che si deve scegliere: o si muore da codardi, o si affronta la prova da cavalieri.
Una mina può rimanere attiva per circa 40 anni. Ma 10 anni dopo la produzione, esiste un 4% di possibilità di avaria; 15 anni dopo la produzione, la possibilità raggiunge il 7%.
In "Mine", Guaglione e Resinaro ci piazzano, volenti o no, davanti alle nostre fughe e ai nostri dolori, invitandoci a indossare l'armatura e a fidarci di quel 7%. E se anche la mina dovesse esplodere, è sempre meglio andarsene con l'anima fiera, piuttosto che condurre un'esistenza elemosinata al passato.
Bisogna rischiare, bisogna azzardare, consapevoli che uno sbaglio non è una condanna, ma una possibilità. Anche la strada sbagliata, infatti, può condurre verso casa.