Caina è l’emblema della ferocia a cui potrebbe arrivare chiunque di noi. Stefano Amatucci alla regia scrive, assieme a Davide Morganti, un film che sta facendo molto parlare di sé e che merita l’attenzione delle opere prime e, soprattutto, delle opere di coraggio. Ambientato in un mondo distopico e bluastro, Caina racconta la vicenda senza pietà di una professionista della bruttura. La protagonista, interpretata da una spettacolare Luisa Amatucci, di mestiere fa la trovacadaveri, raccoglie cioè i morti approdati sulle spiagge. Che, lungi da essere un problema, sono piuttosto una risorsa: senza, infatti, non è più possibile impastare il calcestruzzo. A capo di questo traffico immondo una megera d’altro tempi, interpreta da una grandissima Isa Danieli. Un mondo di orrore in cui i trovacadaveri si litigano i corpi senza vita di poveracci approdati da chissà dove. Nemico giurato della protagonista è un oscuro capobanda dell’Est Europa, Tauru, ovvero il bravo Gabriele Saurio. Un giorno Caina incontra il tunisino Nahiri, interpretato dal convincentissimo Helmi Dridi. E qualcosa sembra poter cambiare. Ma nulla cambia quando si è persa umanità e dignità.

Il film, prodotto da Movieland e distribuito da mOOviOOle, è in giro per l’Italia: assolutamente da intercettare e vedere.