Madre! (2017)

8 Febbraio 2018    10:26

Luca Saba

5,0   (su 1 voto)

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L'arte ha molti scopi: intrattenere, divertire, ispirare, emozionare. Ma più di tutte, a mio parere, far pensare.

 

In questo, Madre! è un artisticamente un gran film. È impossibile guardare Madre! aspettandosi di avere le risposte dalla storia: le risposte vanno cercate in noi. E questa è la risposta che ho trovato io.

Da una parte abbiamo il creatore (che potrebbe anche essere il Creatore) e dall’altra abbiamo la sua ispirazione, il suo strumento, la sua materia prima. Quando il creatore finalmente riesce nel suo scopo, che è dare vita a quello che alberga nella sua anima e che riesce a toccare nel profondo l’anima delle persone (sia questo prodotto un figlio, uno poesia, una statua o un quadro), perde contatto con quello che è il suo vero scopo e si perde nella necessità edonistica del riconoscimento da parte del mondo del suo genio.

Ma questo suo perdersi è così assurdo che lo spettatore rischia di non trovare la strada tra le pieghe delle possibili letture della storia o almeno, di non trovarne una che gli permetta di godere a pieno del film.

Una possibile lettura è quella, appunto, di un Creatore che nel momento in cui compie il suo grande atto di creare, si perde nel godere di un rituale di continua adorazione. Non cosciente delle conseguenze di questa adorazione, lascia che chi lo adora si uccida per imporre il modo migliore di adorarla. Lascia che suo figlio sia spezzato e mangiato permettendo così agli adoratori di poter visceralmente entrare in contatto con il creatore. Un Dio, che agli occhi di chi lo adora, è ancora più generoso per questo suo sacrificio ma che visto da uno spettatore esterno, sembra folle e ingiusto.

Un’altra lettura è quella di una generatrice (di ispirazione, di amore, di passione), di una madre, che non può fare altro che dare, pur cercando invano di preservare. La sua fiducia nel dare tutta se stessa a dispetto di quello che vede succedere. È un po la madre terra, così generosa ma così maltrattata. Che alla fine soccomberà al suo stesso amore per l’altro e che, si spera, sarà capace di rigenerarsi lasciando intatto il suo amore. Ma per quanto tempo e con quale sofferenza!

Forse può essere questo il limite di Madre!. Proporre troppe chiavi di lettura che lo spettatore dovrà poi ricomporre cercando di vedere nella sua anima il significato della storia.

E in fin dei conti, anche questa recensione non è altro che il frutto generoso di Madre!, che regala a me la gioia di parlare di un film che sicuramente non mi ha lasciato indifferente e la piacevole necessità di mettere in parole parte delle idee che questa pellicola mi ha regalato.