"Wonder" racconta la storia di un ragazzino di 11 anni il quale sin dalla nascita è affetto da una rara malattia che gli ha deformato il cranio ed il viso. Nonostante gli innumerevoli interventi chirurgici al fine di dargli un aspetto che risulti un poco più vicino alla normalità, egli continua a possedere sempre un volto stravolto e piuttosto respingente esteticamente parlando. Il piccolo deve ora affrontare l'impatto con l'ambiente esterno e, precisamente, recarsi a frequentare le scuole medie pubbliche insieme ad altri suoi coetanei. Poichè è sempre stato assistito dalla madre per ciò che concerne gli studi e dal resto della famiglia che lo ha sempre protetto e sostenuto nei confronti del mondo esterno, egli, come del resto i suoi stessi familiari, è molto preoccupato per questa sua nuova realtà. Qui, infatti, incontrerà sin dall'inizio un ambiente completamente ostile nei suoi confronti in quanto verrà rifiutato e addirittura preso in giro dai suoi compagni di scuola. Tra sofferenze e delusioni varie egli alla fine riuscirà ad acquistare nuovi e pochi amici sinceri.
"Wonder" è un film di buoni sentimenti, fatto uscire nelle sale cinematografiche nel periodo natalizio in cui, ovviamente, occorre riflettere sui buoni principi in generale ma, in realtà, esso si discosta dalle solite pellicole "buoniste" e troppo edulcorate che trionfano nel corso dell feste natalizie. Il film in sè può benissimo essere presentato in qualsiasi periodo dell'anno in quanto affronta tematiche sempre valide e su cui occorrerebbe riflettere sempre e non solo a Natale: il rispetto di sè e degli altri, la cattiveria (per lo più gratuita e fine a se stessa) altrui e la paura del "diverso" o, per lo meno, di quello differente da noi o da quella che è considerata la norma, che sconfinano poi nel bullismo purtroppo sono realtà molto presenti nella società contemporanea e sono alquanto negative e quanto mai deprecabili e completamente inammissibili. Dal film si evince che il superamento di tutto ciò dipende principalmente dall'ambiente in cui si è vissuti ed in cui si è stati educati: qualsiasi individuo, insegnatigli l'accettazione ed il rispetto nei confronti del prossimo, si comporterà conseguentemente sempre in maniera aperta e disponibile verso gli altri, arricchendosi come persona in sè ed arricchendo anche l'altro in un rapporto reciproco fruttuoso.
Molto ben interpretato da Julia Roberts (la mamma) e dal piccolo Jacob Tremblay (opportunamente deformato nel volto da un abile trucco), peraltro anche ben contornati da altri convincenti attori, la pellicola risulta educativa e piacevole allo stesso tempo e pertanto sicuramente consigliabile.
Recensioni
Wonder (2017)
4 Gennaio 2018 11:49
flyanto1
0,0 (su 0 voti)
Accedi per votare!"Wonder" racconta la storia di un ragazzino di 11 anni il quale sin dalla nascita è affetto da una rara malattia che gli ha deformato il cranio ed il viso. Nonostante gli innumerevoli interventi chirurgici al fine di dargli un aspetto che risulti un poco più vicino alla normalità, egli continua a possedere sempre un volto stravolto e piuttosto respingente esteticamente parlando. Il piccolo deve ora affrontare l'impatto con l'ambiente esterno e, precisamente, recarsi a frequentare le scuole medie pubbliche insieme ad altri suoi coetanei. Poichè è sempre stato assistito dalla madre per ciò che concerne gli studi e dal resto della famiglia che lo ha sempre protetto e sostenuto nei confronti del mondo esterno, egli, come del resto i suoi stessi familiari, è molto preoccupato per questa sua nuova realtà. Qui, infatti, incontrerà sin dall'inizio un ambiente completamente ostile nei suoi confronti in quanto verrà rifiutato e addirittura preso in giro dai suoi compagni di scuola. Tra sofferenze e delusioni varie egli alla fine riuscirà ad acquistare nuovi e pochi amici sinceri.
"Wonder" è un film di buoni sentimenti, fatto uscire nelle sale cinematografiche nel periodo natalizio in cui, ovviamente, occorre riflettere sui buoni principi in generale ma, in realtà, esso si discosta dalle solite pellicole "buoniste" e troppo edulcorate che trionfano nel corso dell feste natalizie. Il film in sè può benissimo essere presentato in qualsiasi periodo dell'anno in quanto affronta tematiche sempre valide e su cui occorrerebbe riflettere sempre e non solo a Natale: il rispetto di sè e degli altri, la cattiveria (per lo più gratuita e fine a se stessa) altrui e la paura del "diverso" o, per lo meno, di quello differente da noi o da quella che è considerata la norma, che sconfinano poi nel bullismo purtroppo sono realtà molto presenti nella società contemporanea e sono alquanto negative e quanto mai deprecabili e completamente inammissibili. Dal film si evince che il superamento di tutto ciò dipende principalmente dall'ambiente in cui si è vissuti ed in cui si è stati educati: qualsiasi individuo, insegnatigli l'accettazione ed il rispetto nei confronti del prossimo, si comporterà conseguentemente sempre in maniera aperta e disponibile verso gli altri, arricchendosi come persona in sè ed arricchendo anche l'altro in un rapporto reciproco fruttuoso.
Molto ben interpretato da Julia Roberts (la mamma) e dal piccolo Jacob Tremblay (opportunamente deformato nel volto da un abile trucco), peraltro anche ben contornati da altri convincenti attori, la pellicola risulta educativa e piacevole allo stesso tempo e pertanto sicuramente consigliabile.