Tratto da una storia vera, "Veleno" si inserisce in quel filone di films-denuncia di una particolare deplorevole condizione e qui, precisamente, di quella riguardante il territorio di Caserta legato allo smaltimento dei rifiuti tossici.
Poichè due fratelli, proprietari di un ampio terreno, non vogliono cedere a venderlo ad alcune personalità di spicco del paese al fine di farci costruire una discarica per i rifiuti tossici, una notte viene loro bruciato tutto l'ingente bestiame bovino di loro proprietà. Decisi a riprendere piano piano la propria quotidiana ed onesta vita lavorativa, essi continuano ad essere pressati riguardo sempre la vendita del proprio tanto conteso terreno finchè, uno dei due, stanco delle enormi ed incessanti problematiche che si riflettono pesantemente sulla propria vita quotidiana ed allettato dalle ingenti e facili da acquisire ricompense economiche, non passa direttamente dalla parte dei suoi nemici, lasciando solo ed in pratica tradendo moralmente il fratello che, onesto ed integerrimo, continua invece a rimanere saldo ai suoi principi e propositi di mantenere la propria terra. La situazione precipiterà notevolmente ricadendo anche sulla sua moglie .....
Il regista Diego Olivares confeziona un'opera che avrebbe potuto benissimo confondersi con molteplici altre precedenti trattanti le stesse problematiche ed, invece, grazie alla propria regia nitida e fluida, riesce a dare alla sua pellicola un'atmosfera in generale, se non del tutto nuova, almeno molto particolare e tutta sua. Grazie anche agli attori tutti ben calati nei propri personaggi, Luisa Ranieri e Massimiliano Gallo "in primis", il film si snoda con un andamento ben scandito e nel contenuto quanto mai purtroppo, aderente alla realtà, portando alla luce la rappresentazione di una società povera in senso materiale e morale, corrotta, avida e disposta a tutto, ricorrendo persino alla violenza.
Recensioni
Veleno (2017)
18 Settembre 2017 16:26
flyanto1
5,0 (su 1 voto)
Accedi per votare!Tratto da una storia vera, "Veleno" si inserisce in quel filone di films-denuncia di una particolare deplorevole condizione e qui, precisamente, di quella riguardante il territorio di Caserta legato allo smaltimento dei rifiuti tossici.
Poichè due fratelli, proprietari di un ampio terreno, non vogliono cedere a venderlo ad alcune personalità di spicco del paese al fine di farci costruire una discarica per i rifiuti tossici, una notte viene loro bruciato tutto l'ingente bestiame bovino di loro proprietà. Decisi a riprendere piano piano la propria quotidiana ed onesta vita lavorativa, essi continuano ad essere pressati riguardo sempre la vendita del proprio tanto conteso terreno finchè, uno dei due, stanco delle enormi ed incessanti problematiche che si riflettono pesantemente sulla propria vita quotidiana ed allettato dalle ingenti e facili da acquisire ricompense economiche, non passa direttamente dalla parte dei suoi nemici, lasciando solo ed in pratica tradendo moralmente il fratello che, onesto ed integerrimo, continua invece a rimanere saldo ai suoi principi e propositi di mantenere la propria terra. La situazione precipiterà notevolmente ricadendo anche sulla sua moglie .....
Il regista Diego Olivares confeziona un'opera che avrebbe potuto benissimo confondersi con molteplici altre precedenti trattanti le stesse problematiche ed, invece, grazie alla propria regia nitida e fluida, riesce a dare alla sua pellicola un'atmosfera in generale, se non del tutto nuova, almeno molto particolare e tutta sua. Grazie anche agli attori tutti ben calati nei propri personaggi, Luisa Ranieri e Massimiliano Gallo "in primis", il film si snoda con un andamento ben scandito e nel contenuto quanto mai purtroppo, aderente alla realtà, portando alla luce la rappresentazione di una società povera in senso materiale e morale, corrotta, avida e disposta a tutto, ricorrendo persino alla violenza.