Il nuovo Film del prolifico regista Steven Soderbergh è un thriller ben congegnato in cui la protagonista, una giovane donna, è continuamente perseguitata da un ammiratore che ha tutte le connotazioni di un disturbato mentale e, pertanto, di un vero e proprio stalker. Conseguentemente la giovane lo denuncia alla Polizia che vieta all’uomo di avvicinarsi a lei, ma ciò nonostante ella è costretta ugualmente a cambiare città e la propria abitazione, il proprio numero di telefono ed a cancellarsi da qualsiasi sito internet sociale, quale Facebook, Twitter ed Instagram. Così facendo, ella spera di potersi ricostruire un’esistenza tranquilla e dedicarsi al nuovo lavoro. Quando, però, la giovane, ancora in preda ad incubi ed a paure in quanto certa di essere ancora perseguitata, ricorre all’aiuto psicologico in un’apposita struttura medica, ella viene ricoverata, suo malgrado, con un inganno all’interno di essa senza la possibilità di uscirne in breve tempo. Da questo momento, per lei inizierà un periodo terribile all’insegna di una forzata prigionia, fortemente intontita da potenti medicinali e soprattutto con l’incubo (reale o meno) del suddetto uomo sempre di lei invaghito …..
Essendo un thriller di forte impatto psicologico non è bene ovviamente svelare il finale per non svilire il film e l’intera atmosfera di suspense e di adrenalina crescente che esso riesce a trasmettere allo spettatore. Il valore, infatti, di quest’opera risiede proprio nella sua atmosfera in generale avvolta nel mistero ed all’insegna della paura nonché al senso claustrofobico che nel corso della vicenda prendono sempre più spazio, uniformando quasi lo stato d’animo dello spettatore a quello della stessa protagonista . Steven Soderbergh, ancora una volta, si conferma essere un ottimo regista proprio per avere ben reso ed affrontato la tematica, ormai attuale e purtroppo non così inusuale, dello stalking descrivendola approfonditamente dal punto di vista psicologico e delle sue conseguenze. Inoltre, in ”Unsane” Soderbergh ha voluto sperimentare, e con successo, la nuova tecnica di ripresa, filmando tutta la sua opera con un cellulare Iphone. Insomma, un thriller ben confezionato da tutti i punti di vista: regia, trama, suspense ed anche recitazione. Claire Foy, l’attrice protagonista, interpreta molto efficacemente il proprio ruolo di donna sana di mente, fortemente provata dagli eventi e che, in balia di questi, deve combattere da sola per non soccombere.
Una ‘scossa’ nel torpore estivo delle programmazioni cinematografiche e, dunque, consigliabile.
Recensioni
Unsane (2018)
13 Luglio 2018 16:27
flyanto1
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Accedi per votare!Il nuovo Film del prolifico regista Steven Soderbergh è un thriller ben congegnato in cui la protagonista, una giovane donna, è continuamente perseguitata da un ammiratore che ha tutte le connotazioni di un disturbato mentale e, pertanto, di un vero e proprio stalker. Conseguentemente la giovane lo denuncia alla Polizia che vieta all’uomo di avvicinarsi a lei, ma ciò nonostante ella è costretta ugualmente a cambiare città e la propria abitazione, il proprio numero di telefono ed a cancellarsi da qualsiasi sito internet sociale, quale Facebook, Twitter ed Instagram. Così facendo, ella spera di potersi ricostruire un’esistenza tranquilla e dedicarsi al nuovo lavoro. Quando, però, la giovane, ancora in preda ad incubi ed a paure in quanto certa di essere ancora perseguitata, ricorre all’aiuto psicologico in un’apposita struttura medica, ella viene ricoverata, suo malgrado, con un inganno all’interno di essa senza la possibilità di uscirne in breve tempo. Da questo momento, per lei inizierà un periodo terribile all’insegna di una forzata prigionia, fortemente intontita da potenti medicinali e soprattutto con l’incubo (reale o meno) del suddetto uomo sempre di lei invaghito …..
Essendo un thriller di forte impatto psicologico non è bene ovviamente svelare il finale per non svilire il film e l’intera atmosfera di suspense e di adrenalina crescente che esso riesce a trasmettere allo spettatore. Il valore, infatti, di quest’opera risiede proprio nella sua atmosfera in generale avvolta nel mistero ed all’insegna della paura nonché al senso claustrofobico che nel corso della vicenda prendono sempre più spazio, uniformando quasi lo stato d’animo dello spettatore a quello della stessa protagonista . Steven Soderbergh, ancora una volta, si conferma essere un ottimo regista proprio per avere ben reso ed affrontato la tematica, ormai attuale e purtroppo non così inusuale, dello stalking descrivendola approfonditamente dal punto di vista psicologico e delle sue conseguenze. Inoltre, in ”Unsane” Soderbergh ha voluto sperimentare, e con successo, la nuova tecnica di ripresa, filmando tutta la sua opera con un cellulare Iphone. Insomma, un thriller ben confezionato da tutti i punti di vista: regia, trama, suspense ed anche recitazione. Claire Foy, l’attrice protagonista, interpreta molto efficacemente il proprio ruolo di donna sana di mente, fortemente provata dagli eventi e che, in balia di questi, deve combattere da sola per non soccombere.
Una ‘scossa’ nel torpore estivo delle programmazioni cinematografiche e, dunque, consigliabile.