Tratto liberamente dal romanzo omonimo di Beppe Fenoglio, "Una Questione Privata" dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani è presente ora nelle sale cinematografiche italiane. Ambientato nelle montagne piemontesi, tra un gruppo di partigiani, all'epoca della Seconda Guerra Mondiale, il film racconta in pratica l'ossessione amorosa che un giovane studente ha per una sua più o meno coetanea molto bella che gli ha presentato un suo carissimo amico d'infanzia. Quando la suddetta ragazza ritorna nella sua città di Torino dalla campagna dove era sfollata e dove nel frattempo aveva trascorso settimane insieme ai due ragazzi, il protagonista, venuto anche a conoscenza di una probabile relazione sentimentale tra l'amico e la giovane, decide, roso dalla gelosia, di andare alla ricerca del ragazzo per un chiarimento. Verificherà in prima persona gli orrori della guerra e la propria drammatica situazione personale.
Un film molto breve (nemmeno 90 minuti) e delicato nella sua tematica che pone in evidenza i sentimenti in netta contrapposizione agli orrori della guerra. All' amore ed affetto sincero, misto anche ad una giustificata gelosia e ad un lieve rancore nei confronti dell'amico da cui il protagonista si sente quasi "tradito", via via che la storia si dispiega si manifestano sempre più eclatanti le brutture, la violenza e la miseria del conflitto che i fratelli Taviani, anzi Paolo, (perchè Vittorio ha contribuito solo alla sceneggiatura) ha rappresentato sullo schermo con i soliti rigore, lucidità e realismo tipici dei suoi films. Il film in sè non aggiunge nulla di nuovo ad altre pellicole precedenti trattanti svariate tematiche relative al secondo conflitto mondiale ma ciò nonostante quest'opera è apprezzabile soprattutto come esempio di buon cinema o, meglio, come una lezione di regia perfetta. Vale solo tutto il film la sola brevissima e toccante scena della bambina che si alza a prendere l'acqua a cui hanno sterminato l'intera famiglia. Bravo Marinelli nella parte del protagonista un poco idealista, innamorato e puro di sentimenti.
Recensioni
Una questione privata (2017)
3 Novembre 2017 17:06
flyanto1
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Accedi per votare!Tratto liberamente dal romanzo omonimo di Beppe Fenoglio, "Una Questione Privata" dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani è presente ora nelle sale cinematografiche italiane. Ambientato nelle montagne piemontesi, tra un gruppo di partigiani, all'epoca della Seconda Guerra Mondiale, il film racconta in pratica l'ossessione amorosa che un giovane studente ha per una sua più o meno coetanea molto bella che gli ha presentato un suo carissimo amico d'infanzia. Quando la suddetta ragazza ritorna nella sua città di Torino dalla campagna dove era sfollata e dove nel frattempo aveva trascorso settimane insieme ai due ragazzi, il protagonista, venuto anche a conoscenza di una probabile relazione sentimentale tra l'amico e la giovane, decide, roso dalla gelosia, di andare alla ricerca del ragazzo per un chiarimento. Verificherà in prima persona gli orrori della guerra e la propria drammatica situazione personale.
Un film molto breve (nemmeno 90 minuti) e delicato nella sua tematica che pone in evidenza i sentimenti in netta contrapposizione agli orrori della guerra. All' amore ed affetto sincero, misto anche ad una giustificata gelosia e ad un lieve rancore nei confronti dell'amico da cui il protagonista si sente quasi "tradito", via via che la storia si dispiega si manifestano sempre più eclatanti le brutture, la violenza e la miseria del conflitto che i fratelli Taviani, anzi Paolo, (perchè Vittorio ha contribuito solo alla sceneggiatura) ha rappresentato sullo schermo con i soliti rigore, lucidità e realismo tipici dei suoi films. Il film in sè non aggiunge nulla di nuovo ad altre pellicole precedenti trattanti svariate tematiche relative al secondo conflitto mondiale ma ciò nonostante quest'opera è apprezzabile soprattutto come esempio di buon cinema o, meglio, come una lezione di regia perfetta. Vale solo tutto il film la sola brevissima e toccante scena della bambina che si alza a prendere l'acqua a cui hanno sterminato l'intera famiglia. Bravo Marinelli nella parte del protagonista un poco idealista, innamorato e puro di sentimenti.