Vincitore all'ultimo Festival del Cinema a Venezia lo scorso anno, "La Forma dell'Acqua" del regista Guillermo del Torio è una bellissima e delicata favola sull'amore sbocciato tra due esseri che vivono come emarginati dal resto del mondo. La protagonista, una giovane donna che laviora come addetta alle pulizie in un Centro di Ricerca Sperimantale negli Stati Uniti, è muta e per nulla attraente fisicamente; il personaggio maschile, di cui la suddetta donna si innamora, è una creatura mostruosa, metà uomo e metà pesce, che deve vivere sempre dentro l'acqua e che al momento della storia si trova nel Centro di Ricerca come cavia al fine poi, in un prosssimo futuro, di essere inviato in Russia e probabilmente, in seguio, nello spazio. Quando scoppierà l'amore tra i due, la protagonista cercherà in ogni modo di salvarlo ed evitargli così la partenza e di continuare a venire sfruttato per degli esperimenti. Ma ovviamente ciò non si rivelerà uncompito facile in quanto la suddetta creatura fantastica è fortemente ambita da tutti gli studiosi del Centro npe ri vari esperimenti.
"La Forma dell'Acqua" non riflette assolutamente una storia possibile nel momdo reale, ma al di là della trama fantastica (in ogni caso delicata e toccante da emozionare nel profondo lo spettatore) essa deve essere capita a fondo e conseguentemente apprezzata per l'insieme di tutte le tematiche espresse. Come inno all'amore puro e semplice, il film, che è ambientato negli Stati Uniti all'inizio degli anni '60, mette in evidenza quanto odio e discriminazioni varie esistevano nei confronti di chi non veniva consideato come appartenente alla norma: le persone con handicap fisici, quali la protagonista, quelle dal colore della pelle nera, gli omosessuali considerati come dei malati e moralmente depravati , ecc... E questo microcosmo composto da tali individui che Del Toro presenta in questa sua ultima opera è l'unico a cui egli permette un'interazione tra i suoi esponenti, che si aiutano e si accettano gli uni con gli altri e per quello che realmente sono senza rermore e pregiudizi.E l'amore così profondo e sincero non poteva che nascere, appunto, tra due di questi individui!
Sally Hawkins qui troneggia sugli altri in quanto riesce a dare un'ottima prova di sè come attrice recitandio stando sempre zitta e solo attarverso le espressioni del volto e degli occhi, ma non sono da meno nemmeno gli altri co-protagonisti, ognuno ovviamente con le caratteristiche attinenti al propro ruolo, compreso colui che interpreta la creatura fantastica dallo sgurado dolce e dolente allo stesso tempo.
Sicuramente consigliabile.
Recensioni
La Forma dell'Acqua (2017)
20 Febbraio 2018 18:07
flyanto1
0,0 (su 0 voti)
Accedi per votare!Vincitore all'ultimo Festival del Cinema a Venezia lo scorso anno, "La Forma dell'Acqua" del regista Guillermo del Torio è una bellissima e delicata favola sull'amore sbocciato tra due esseri che vivono come emarginati dal resto del mondo. La protagonista, una giovane donna che laviora come addetta alle pulizie in un Centro di Ricerca Sperimantale negli Stati Uniti, è muta e per nulla attraente fisicamente; il personaggio maschile, di cui la suddetta donna si innamora, è una creatura mostruosa, metà uomo e metà pesce, che deve vivere sempre dentro l'acqua e che al momento della storia si trova nel Centro di Ricerca come cavia al fine poi, in un prosssimo futuro, di essere inviato in Russia e probabilmente, in seguio, nello spazio. Quando scoppierà l'amore tra i due, la protagonista cercherà in ogni modo di salvarlo ed evitargli così la partenza e di continuare a venire sfruttato per degli esperimenti. Ma ovviamente ciò non si rivelerà uncompito facile in quanto la suddetta creatura fantastica è fortemente ambita da tutti gli studiosi del Centro npe ri vari esperimenti.
"La Forma dell'Acqua" non riflette assolutamente una storia possibile nel momdo reale, ma al di là della trama fantastica (in ogni caso delicata e toccante da emozionare nel profondo lo spettatore) essa deve essere capita a fondo e conseguentemente apprezzata per l'insieme di tutte le tematiche espresse. Come inno all'amore puro e semplice, il film, che è ambientato negli Stati Uniti all'inizio degli anni '60, mette in evidenza quanto odio e discriminazioni varie esistevano nei confronti di chi non veniva consideato come appartenente alla norma: le persone con handicap fisici, quali la protagonista, quelle dal colore della pelle nera, gli omosessuali considerati come dei malati e moralmente depravati , ecc... E questo microcosmo composto da tali individui che Del Toro presenta in questa sua ultima opera è l'unico a cui egli permette un'interazione tra i suoi esponenti, che si aiutano e si accettano gli uni con gli altri e per quello che realmente sono senza rermore e pregiudizi.E l'amore così profondo e sincero non poteva che nascere, appunto, tra due di questi individui!
Sally Hawkins qui troneggia sugli altri in quanto riesce a dare un'ottima prova di sè come attrice recitandio stando sempre zitta e solo attarverso le espressioni del volto e degli occhi, ma non sono da meno nemmeno gli altri co-protagonisti, ognuno ovviamente con le caratteristiche attinenti al propro ruolo, compreso colui che interpreta la creatura fantastica dallo sgurado dolce e dolente allo stesso tempo.
Sicuramente consigliabile.