Un uomo che siede ad un bar/tavola calda viene quotidianamente avvicinato da svariati individui che gli chiedono dei desideri impossibili o quasi. Egli prontamente suggerisce loro delle "soluzioni" per far sì che questi si realizzino, comunicando loro come si devono comportare e cosa devono fare. Tutti puntualmente eseguono "gli ordini" e chi in un modo, chi in un altro, od affatto, vedranno in qualche modo cambiare qualcosa nella propria esistenza. Questa in breve costituisce la storia del film "The Place" del regista Paolo Genovese.
Una pellicola distante dalle solite commedie che gira Genovese: "The Place" (dal nome dal bar/tavola calda in cui si svolge l'intera vicenda) è, infatti, un film drammatico, strutturato quasi come una pièce teatrale e, pertanto, molto dialogato, privo di qualsiasi azione ed ambientato, appunto, in un unico luogo. La sua tematica 'metaforica' presenta una sorta di 'Deus ex machina' che muove o, più precisamente, fa muovere le sue pedine al fine di far comprendere loro le reali situazioni, il più delle volte anche a caro prezzo. Lo spunto sicuramente appare buono ma, purtroppo, la sua realizzazione meno. "The Place" , infatti, risulta innanzitutto poco realistico nel suo insieme, troppo 'pretenzioso' nella sua esposizione e, a tratti, anche pesante: Genovese qui non ha saputo ben maneggiare la propria materia (ben più abile risulta nelle genere della commedia o nel suo precedente "Perfetti Sconosciuti" strutturato anch'esso come una pièce teatrale) creando così un lavoro che sembra più un esercizio di stile e null'altro. Insomma, un' occasione sprecata!
Recensioni
The Place (2017)
14 Novembre 2017 17:50
flyanto1
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Accedi per votare!Un uomo che siede ad un bar/tavola calda viene quotidianamente avvicinato da svariati individui che gli chiedono dei desideri impossibili o quasi. Egli prontamente suggerisce loro delle "soluzioni" per far sì che questi si realizzino, comunicando loro come si devono comportare e cosa devono fare. Tutti puntualmente eseguono "gli ordini" e chi in un modo, chi in un altro, od affatto, vedranno in qualche modo cambiare qualcosa nella propria esistenza. Questa in breve costituisce la storia del film "The Place" del regista Paolo Genovese.
Una pellicola distante dalle solite commedie che gira Genovese: "The Place" (dal nome dal bar/tavola calda in cui si svolge l'intera vicenda) è, infatti, un film drammatico, strutturato quasi come una pièce teatrale e, pertanto, molto dialogato, privo di qualsiasi azione ed ambientato, appunto, in un unico luogo. La sua tematica 'metaforica' presenta una sorta di 'Deus ex machina' che muove o, più precisamente, fa muovere le sue pedine al fine di far comprendere loro le reali situazioni, il più delle volte anche a caro prezzo. Lo spunto sicuramente appare buono ma, purtroppo, la sua realizzazione meno. "The Place" , infatti, risulta innanzitutto poco realistico nel suo insieme, troppo 'pretenzioso' nella sua esposizione e, a tratti, anche pesante: Genovese qui non ha saputo ben maneggiare la propria materia (ben più abile risulta nelle genere della commedia o nel suo precedente "Perfetti Sconosciuti" strutturato anch'esso come una pièce teatrale) creando così un lavoro che sembra più un esercizio di stile e null'altro. Insomma, un' occasione sprecata!