Come vivono la propria infanzia i bambini? Sognando e facendo volare la fantasia in mondi immaginari e fantastici. Ed è quello che fa la piccola protagonista di "Un Sogno Chiamato Florida" che vive con una giovanissima mamma (del padre non si ha notizia) la quale vive alla giornata, arranggiandosi. Al fine di mantenere se stessa e la figlioletta, infatti, questa mamma-ragazza si procura il denaro nei più disparati e moralmente poco edificanti modi possibili: o vendendo profumi scadenti o merce rubata all'ingresso di hotels di lusso o, addirittura, vendendo il proprio corpo nella squallida stanza del motel in cui vive con la bimba, confinando la piccola in bagno a giocare. La bambina trascorre le giornate serena giocando e facendo dispetti in giro insieme ad altri bimbi suoi coetanei che vivono più o meno nelle sue stesse condizioni, finchè la situazione precipita notevolmente e alla giovane mamma viene tolta la custodia della figlia che dovrà così andare in affido presso una famiglia a lei più adatta ....
"Un Sogno Chiamato Florida" è un film sull'infanzia, sull'innocenza e sulla precarietà di questo breve periodo di felicità ed 'ignoranza' che i bambini trascorrono i primi anni della loro esistenza. La piccola protagonista (interpretata, peraltro, da una bambina molto spontanea ed espressiva), viene, infatti, ritratta felice ed incosciente dello squallore della situazione familiare ed ambientale in cui vive: ha una mamma che, seppure le voglia molto bene, per una serie di circostanze non è assolutamente in grado di crescere ed educare la propria figlia che incoscientemente lascia libera di scorazzare per le strade e per i dintorni del motel in cui vivono, incurante di eventuali pericoli. Il dramma di questo film è proprio questo: l'inadeguatezza dell'ambiente familiare in cui crescono molti bambini e l'insufficienza del sentimento d'amore, sia pure sincero e profondo, che lega un genitore ed un figlio. Nella superficialità e nei colori accesi di un mondo che assomiglia più ad un baraccone, nel caso specifico quello dello scenario della Florida, esistono dei drammi quotidiani di una gravità e di uno squallore con cui, purtroppo, poi bisogna fare i conti.
Insomma, un film assai realistico, seppure fortunatamente raffigurante una condizione estrema, e di forte impatto emotivo ma nello stesso tempo anche poetico e sognatore se lo si guarda con gli stessi occhi della bimba innocente protagonista.
Del tutto consigliabile
Recensioni
Un sogno chiamato Florida (2017)
30 Marzo 2018 17:39
flyanto1
0,0 (su 0 voti)
Accedi per votare!Come vivono la propria infanzia i bambini? Sognando e facendo volare la fantasia in mondi immaginari e fantastici. Ed è quello che fa la piccola protagonista di "Un Sogno Chiamato Florida" che vive con una giovanissima mamma (del padre non si ha notizia) la quale vive alla giornata, arranggiandosi. Al fine di mantenere se stessa e la figlioletta, infatti, questa mamma-ragazza si procura il denaro nei più disparati e moralmente poco edificanti modi possibili: o vendendo profumi scadenti o merce rubata all'ingresso di hotels di lusso o, addirittura, vendendo il proprio corpo nella squallida stanza del motel in cui vive con la bimba, confinando la piccola in bagno a giocare. La bambina trascorre le giornate serena giocando e facendo dispetti in giro insieme ad altri bimbi suoi coetanei che vivono più o meno nelle sue stesse condizioni, finchè la situazione precipita notevolmente e alla giovane mamma viene tolta la custodia della figlia che dovrà così andare in affido presso una famiglia a lei più adatta ....
"Un Sogno Chiamato Florida" è un film sull'infanzia, sull'innocenza e sulla precarietà di questo breve periodo di felicità ed 'ignoranza' che i bambini trascorrono i primi anni della loro esistenza. La piccola protagonista (interpretata, peraltro, da una bambina molto spontanea ed espressiva), viene, infatti, ritratta felice ed incosciente dello squallore della situazione familiare ed ambientale in cui vive: ha una mamma che, seppure le voglia molto bene, per una serie di circostanze non è assolutamente in grado di crescere ed educare la propria figlia che incoscientemente lascia libera di scorazzare per le strade e per i dintorni del motel in cui vivono, incurante di eventuali pericoli. Il dramma di questo film è proprio questo: l'inadeguatezza dell'ambiente familiare in cui crescono molti bambini e l'insufficienza del sentimento d'amore, sia pure sincero e profondo, che lega un genitore ed un figlio. Nella superficialità e nei colori accesi di un mondo che assomiglia più ad un baraccone, nel caso specifico quello dello scenario della Florida, esistono dei drammi quotidiani di una gravità e di uno squallore con cui, purtroppo, poi bisogna fare i conti.
Insomma, un film assai realistico, seppure fortunatamente raffigurante una condizione estrema, e di forte impatto emotivo ma nello stesso tempo anche poetico e sognatore se lo si guarda con gli stessi occhi della bimba innocente protagonista.
Del tutto consigliabile