"Riccardo Va all' Inferno" è il nuovo film della regista Roberta Torre che riprende liberamente e molto coraggiosamente la tragedia shakespeariana di "Riccardo III". Si deve parlare di coraggio perchè effettivamente l'opera della Torre appare molto originale e, senza alcun dubbio, audace per il modo in cui "Riccardo III" è stato rimaneggiato e presentato.
Ambientato all' epoca contemporanea, nella buia e decadente città di Roma dove una potente famiglia, capeggiata da una donna perfida e avida, detiene il potere controllando il traffico di droga e di prostituzione, un giorno ritorna nella sontuosa dimora del suddetto clan Riccardo, il figlio della donna ingegnosamente fatto ricoverare in un manicomio per anni dalla madre. Egli vuole spodestare dal suo vertice la genitrice e disfarsi degli altri suoi parenti altrettanto avidi e depravati moralmente ma purtroppo non vi riuscirà pienamente perchè verrà ucciso dalla stessa potente e terribile madre.
Roberta Torre si avvale della storia della tragedia shakespeariana per denunciare la società contemporanea in generale: una società che ella considera piena di vizi e di corruzione e dove gli esseri umani risultano cattivi nella propria indole e spietati verso il prossimo, consanguinei inclusi. Certamente la visione negativa sugli esseri umani che sono coloro che costituiscono la società moderna, fanno parte anche delle profonde tematiche già trattate da Shakespeare stesso nelle sue opere letterarie, ma la regista siciliana affronta tali tematiche e mostra tale giudizio negativo sugli uomini in una forma appositamente esagerata, in pratica grottesca e kitsch, e costruendo, pertanto, un opera tutta personale, insomma originale, a guisa anche di musical e che sfocia nell'assurdo più totale. Il cast scelto è di tutto rispetto e si avvale della valida performance di Massimo Ranieri nella parte di Riccardo e soprattutto in quella che eccelle di Sonia Bergamasco come perfida madre.
Apprezzabile o meno a seconda dei gusti.
Recensioni
Riccardo va all'inferno (2017)
5 Dicembre 2017 16:17
flyanto1
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Accedi per votare!"Riccardo Va all' Inferno" è il nuovo film della regista Roberta Torre che riprende liberamente e molto coraggiosamente la tragedia shakespeariana di "Riccardo III". Si deve parlare di coraggio perchè effettivamente l'opera della Torre appare molto originale e, senza alcun dubbio, audace per il modo in cui "Riccardo III" è stato rimaneggiato e presentato.
Ambientato all' epoca contemporanea, nella buia e decadente città di Roma dove una potente famiglia, capeggiata da una donna perfida e avida, detiene il potere controllando il traffico di droga e di prostituzione, un giorno ritorna nella sontuosa dimora del suddetto clan Riccardo, il figlio della donna ingegnosamente fatto ricoverare in un manicomio per anni dalla madre. Egli vuole spodestare dal suo vertice la genitrice e disfarsi degli altri suoi parenti altrettanto avidi e depravati moralmente ma purtroppo non vi riuscirà pienamente perchè verrà ucciso dalla stessa potente e terribile madre.
Roberta Torre si avvale della storia della tragedia shakespeariana per denunciare la società contemporanea in generale: una società che ella considera piena di vizi e di corruzione e dove gli esseri umani risultano cattivi nella propria indole e spietati verso il prossimo, consanguinei inclusi. Certamente la visione negativa sugli esseri umani che sono coloro che costituiscono la società moderna, fanno parte anche delle profonde tematiche già trattate da Shakespeare stesso nelle sue opere letterarie, ma la regista siciliana affronta tali tematiche e mostra tale giudizio negativo sugli uomini in una forma appositamente esagerata, in pratica grottesca e kitsch, e costruendo, pertanto, un opera tutta personale, insomma originale, a guisa anche di musical e che sfocia nell'assurdo più totale. Il cast scelto è di tutto rispetto e si avvale della valida performance di Massimo Ranieri nella parte di Riccardo e soprattutto in quella che eccelle di Sonia Bergamasco come perfida madre.
Apprezzabile o meno a seconda dei gusti.