3 Aprile 2018    17:02

flyanto1

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"Petit Paysan" è un film su un giovane allevatore di bovini che un giorno scopre che uno dei suoi capi bestiame è affetto da un virus che comporta come conseguenza obbligatoria e necessaria l'abbattimento dell'intero patrimonio bovino. Particolarmente entusiasta della sua attività di allevatore e strettamente legato alle proprie mucche la cui cura e dedizione lo ha anche un poco allontanato dalla vita quotidiana con i suoi coetanei, il giovane protagonista si sente immediatamente in una situazione disperata sia dal punto di vista 'affettivo' che più pragmaticamente economico, essendo i suddetti bovini l'unica sua fonte di sostentamento. E' così che in un primo tempo, tramite un 'escamotage' poco ortodosso, l'allevatore riesce a nascondere il decesso della mucca malata ai controlli periodici sul bestaime. Ma col passare delle settimane, quando un'altra mucca si ammala, egli è costretto a denunciare l'accaduto con la conseguente ingente perdita di tutti i capi bestiame.
Una storia reale, sicuramente capitata a numerosi allevatori sia in Francia, come anche in Italia od Inghiltera, che circa un decennio fa si è verifcata in tutta la sua tragica crudezza comportando una perdita economica immane da cui ben pochi si sono risollevati. In "Petit Paysan" viene molto ben raccontata ed evidenziata tale disgrazia con le conseguenti implicazioni pratiche, nonchè emotive, ponendo l'accento anche sullo scarso ed alquanto tardivo aiuto economico da parte dello Stato incurante. Il febbrile (ed inutile) darsi da fare da parte del protagonista per cercare di scongiurare il peggio e non incorrere in una rovinosa perdita, risulta toccante e comprensibile: di fronte al dilagarsi dell'epidemia vaccina, che comporta l'abbattimento anche delle mucche sane come prevenzione, viene ben rappresentata l'impotenza e la disperazione dell'essere umano nei confronti di un qualcosa che è più grande di lui e lo spettatore ne diventa quasi diretto partecipe come coinvolto in prima persona. Insomma, una pellicola talmente profonda emotivamente che supera il mero e freddo fatto di cronaca
Delicato e crudo allo stesso tempo e del tutto consigliabile.