"L'Incredibile Vita di Norman" è un film in cui il protagonista, il suddetto Norman appunto, è un faccendiere di New York di origini israeliane che si pone al servizio delle persone, cercando di accontentarle in ciò che vogliono o, meglio, di dare loro ciò che più desiderano e che invece hanno difficoltà ad ottenere. Pertanto egli trascorre le proprie giornate dispensando beni e favori agli altri e volendo però da questi avere in cambio rispetto, ammirazione e gratitudine infinita. Avendo un giorno Norman individuato un personaggio interessante in un politico ebreo in ascesa, lo aiuta, nella sua scalata professionale, comprandogli al primo incontro un paio di costosissime scarpe. Quando, dopo tre anni, il politico diventerà finalmente Primo Ministro in Israele, Norman si incontrerà di nuovo con lui che nel frattempo non si è affatto dimenticato del suo passato benefattore. Ma non tutto va come sperato ....
Un film che funziona in realtà quasi come una parabola yiddish in cui l'israeliano regista Joseph Cedar porta sullo schermo, adattandola in chiave moderna, la figura biblica dell'"ebreo cortigiano", colui, cioè, che aiuta e dispensa beni agli altri ma che non sempre ne riceve in cambio la gratitudine sperata. Se non si appartiene o non si conosce a fondo la cultura ebraica molti significati del film probabilmente non vengono colti od afferrati completamente e, pertanto, ciò rischia di far perdere all'intera opera cinematografica un pò del suo valore, ma nel contempo non si può che non ammirare l'interpretazione di Richard Gere che, abilmente truccato da uomo anziano di modesta apparenza, interpreta molto bene il ruolo del singolare e solo Norman. Anche dal punto di vista della mimica, facciale e della postura, Gere riesce perfettamente a rendere l'idea di codesto personaggio che appare un poco misterioso, in abiti sempre uguali e con un'espressione ironica che non si comprende appieno ed ovunque onnipresente come persona al punto da rasentare addirittura l'invadenza.
Interessante.
Recensioni
L'incredibile vita di Norman (2017)
29 Settembre 2017 17:25
flyanto1
0,0 (su 0 voti)
Accedi per votare!"L'Incredibile Vita di Norman" è un film in cui il protagonista, il suddetto Norman appunto, è un faccendiere di New York di origini israeliane che si pone al servizio delle persone, cercando di accontentarle in ciò che vogliono o, meglio, di dare loro ciò che più desiderano e che invece hanno difficoltà ad ottenere. Pertanto egli trascorre le proprie giornate dispensando beni e favori agli altri e volendo però da questi avere in cambio rispetto, ammirazione e gratitudine infinita. Avendo un giorno Norman individuato un personaggio interessante in un politico ebreo in ascesa, lo aiuta, nella sua scalata professionale, comprandogli al primo incontro un paio di costosissime scarpe. Quando, dopo tre anni, il politico diventerà finalmente Primo Ministro in Israele, Norman si incontrerà di nuovo con lui che nel frattempo non si è affatto dimenticato del suo passato benefattore. Ma non tutto va come sperato ....
Un film che funziona in realtà quasi come una parabola yiddish in cui l'israeliano regista Joseph Cedar porta sullo schermo, adattandola in chiave moderna, la figura biblica dell'"ebreo cortigiano", colui, cioè, che aiuta e dispensa beni agli altri ma che non sempre ne riceve in cambio la gratitudine sperata. Se non si appartiene o non si conosce a fondo la cultura ebraica molti significati del film probabilmente non vengono colti od afferrati completamente e, pertanto, ciò rischia di far perdere all'intera opera cinematografica un pò del suo valore, ma nel contempo non si può che non ammirare l'interpretazione di Richard Gere che, abilmente truccato da uomo anziano di modesta apparenza, interpreta molto bene il ruolo del singolare e solo Norman. Anche dal punto di vista della mimica, facciale e della postura, Gere riesce perfettamente a rendere l'idea di codesto personaggio che appare un poco misterioso, in abiti sempre uguali e con un'espressione ironica che non si comprende appieno ed ovunque onnipresente come persona al punto da rasentare addirittura l'invadenza.
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