"Rachel", del regista Roger MIchell, è un thriller in costume piuttosto interessante. Ambientato nell'Inghilterra del XIX secolo, racconta la storia di un giovane uomo che, rimasto da piccolo orfano dei genitori, è stato allevato ed educato da uno zio a cui, negli anni, egli si è affezionato tantissimo. Quando quest'ultimo, nel corso di un soggiorno in Italia, a Firenze, conosce, si innamora e sposa una donna di nome Rachel, la situazione comincia a precipitare. In un tempo piuttosto breve lo zio muore ed il nipote, convinto che questo decesso sia legato alla figura della sudetta donna, decide di indagare e, di conseguenza, vendicare il parente morto. Quando ella viene ospitata nella residenza in Inghilterra del protagonista, piano piano riesce a conquistare tutti, servitori e non, nonchè lo stesso giovane che giunge addirittura al punto di volerla sposare.....
Un thriller ben presentato, immerso in un'atmosfera all'insegna dell'ambiguità che sino alla fine non lascia trapelare nulla allo spettatore ed, anzi, lo indirizza verso considerazioni e certezze che poi si verificheranno fallaci. Ed è proprio quest'aura 'sospesa', di calma apparente e di passione cocente che rende interessante l'intera pellicola la cui ambientazione storica, peraltro, risulta molto accuratamente riprodotta ed essere così piacevole a vedersi. La regia è lineare, non ci sopno sbavature e si giunge al finale, appunto, colmi di curiosità.