In questo periodo escono nelle sale cinematografiche italiane molte commedie francesi, tra cui “Quasi Nemici” del regista Yvan Attal.
La storia è incentrata tutta sulla coppia formata da un professore di Diritto presso l’Università di Parigi ed una sua allieva di origini magrebine ma di nazionalità francese. In seguito al ritardo da parte della ragazza alla prima lezione dell’anno accademico tenuta dal suddetto professore, la giovane viene da lui ripresa ironicamente, ed in maniera politicamente scorretta davanti a tutta la classe, compromettendo seriamente i futuri reciproci rapporti. Conseguentemente, però, il professore, uomo borioso, arrogante, brontolone e profondamente nazionalista, viene richiamato dalla Commissione Disciplinare dell’Università per l’ accaduto che, nel frattempo, è stato ripreso tramite i cellulari dagli alunni e poi postato su You Tube, diventando così di dominio pubblico. Rischiando l’uomo un’espulsione dalla Cattedra per le offese rivolte alla ragazza, gli viene quasi imposto dai superiori di ‘riappacificarsi’ con la giovane studentessa, tramite delle lezioni private di retorica finalizzate ad un concorso a fine anno. Sarà proprio durante questo tempo trascorso insieme che entrambi impareranno a conoscersi meglio ed a stimarsi, ma soprattutto ad apprendere l’uno dall’altra degli insegnamenti importanti per il proprio futuro.
La commedia di Attal funziona proprio grazie al duo formato da Daniel Auteuil, nei panni del professore, e dalla giovane Camélia Jordana, la studentessa: Auteuil è un attore fuori classe che nobilita ogni pellicola attraverso l’interpretazione di sempre differenti personaggi e, pertanto, egli costituisce già un valore aggiuntivo al film. La Jordana ben si accorda con Auteuil e così la loro interazione risulta quanto mai spontanea e vera ai fini degli insegnamenti morali che vengono sostenuti. Inoltre, la storia è divertente e, dunque, piacevole e i dialoghi, intelligentemente brillanti, si accordano bene al ritmo brioso del film scandendone i vari eventi.
Insomma, una classica commedia francese che spicca, secondo la tradizione, in eleganza e spirito arguto e, pertanto è sicuramente consigliabile.
Recensioni
Quasi Nemici - L'importante è avere ragione (2017)
17 Ottobre 2018 17:05
flyanto1
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Accedi per votare!In questo periodo escono nelle sale cinematografiche italiane molte commedie francesi, tra cui “Quasi Nemici” del regista Yvan Attal.
La storia è incentrata tutta sulla coppia formata da un professore di Diritto presso l’Università di Parigi ed una sua allieva di origini magrebine ma di nazionalità francese. In seguito al ritardo da parte della ragazza alla prima lezione dell’anno accademico tenuta dal suddetto professore, la giovane viene da lui ripresa ironicamente, ed in maniera politicamente scorretta davanti a tutta la classe, compromettendo seriamente i futuri reciproci rapporti. Conseguentemente, però, il professore, uomo borioso, arrogante, brontolone e profondamente nazionalista, viene richiamato dalla Commissione Disciplinare dell’Università per l’ accaduto che, nel frattempo, è stato ripreso tramite i cellulari dagli alunni e poi postato su You Tube, diventando così di dominio pubblico. Rischiando l’uomo un’espulsione dalla Cattedra per le offese rivolte alla ragazza, gli viene quasi imposto dai superiori di ‘riappacificarsi’ con la giovane studentessa, tramite delle lezioni private di retorica finalizzate ad un concorso a fine anno. Sarà proprio durante questo tempo trascorso insieme che entrambi impareranno a conoscersi meglio ed a stimarsi, ma soprattutto ad apprendere l’uno dall’altra degli insegnamenti importanti per il proprio futuro.
La commedia di Attal funziona proprio grazie al duo formato da Daniel Auteuil, nei panni del professore, e dalla giovane Camélia Jordana, la studentessa: Auteuil è un attore fuori classe che nobilita ogni pellicola attraverso l’interpretazione di sempre differenti personaggi e, pertanto, egli costituisce già un valore aggiuntivo al film. La Jordana ben si accorda con Auteuil e così la loro interazione risulta quanto mai spontanea e vera ai fini degli insegnamenti morali che vengono sostenuti. Inoltre, la storia è divertente e, dunque, piacevole e i dialoghi, intelligentemente brillanti, si accordano bene al ritmo brioso del film scandendone i vari eventi.
Insomma, una classica commedia francese che spicca, secondo la tradizione, in eleganza e spirito arguto e, pertanto è sicuramente consigliabile.