19 Giugno 2018    17:31

flyanto1

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”La Terra dell’Abbastanza” , felice esordio registico dei fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, racconta la storia cruda di due ragazzi di periferia che, avendo una notte investito con la propria auto un uomo, non hanno il coraggio di denunciarne l’accaduto e, seguendo il consiglio sbagliato del padre di uno di loro, il giorno dopo si comportano come se nulla fosse successo, sebbene con un grande senso di colpa dentro. Alla notizia che la vittima era un latitante di un importante clan malavitoso e che pertanto l’incidente si è rivelato quasi ‘provvidenziale’ ai fini dell’ eliminazione del suddetto criminale, sempre il suddetto padre  decide di far fruttare l’accaduto e di ottenere così una sorta di ricompensa da parte del clan nemico della vittima. E’ così che in breve tempo i due giovani, a turno, iniziano ad entrare a far parte di una cosca romana malavitosa  che, dietro ovviamente facili e ragguardevoli compensi in denaro, commissiona loro spietate e fredde uccisioni di individui che in qualche maniera non hanno rispettato i patti stabiliti e ponendo loro anche a capo di un giro di giovani prostitute. Ben presto e sempre di più i due protagonisti sono allettati da tale stile di vita ma avverrà una successione di fatti che velocemente e negativamente farà precipitare la situazione per entrambi ….

Una storia cupa e fosca, ambientata in una squallida e degradata periferia romana, che coinvolge improvvisamente ed in fretta due ragazzi che, in maniera del tutto sconsiderata ed amorale, sono animati solo dal ‘miraggio’ e dalla volontà di arricchirsi in maniera facile e veloce. Nel proprio intimo, in realtà, i due protagonisti, non sono di indole cattiva, bensì parecchio sprovveduti e privi di una famiglia solida alle loro spalle che possa controllare ed intervenie sulle loro azioni sconsiderate. Pertanto, in questo ambiente scevro di qualsiasi etica e di totale ignoranza i due giovani si muovono rimanendone sopraffatti e sconfitti e i fratelli D’Innocenzo riescono in maniera quanto mai efficace a descriverne la veloce e drammatica ‘discesa agli Inferi’ analizzando in profondità e con realismo il degrado ambientale ed i caratteri.  Più che nelle scene in sé,  “La Terra dell’Abbastanza” risulta un film crudo per ciò che concerne il contenuto: la realtà che, infatti, i Fratelli D’Innocenzo ritraggono in questa loro opera cinematografica non è, purtroppo, una realtà isolata od eccezionale, bensì, piuttosto comune negli ambienti emarginati della città.

In conclusione, il film risulta ottimamente girato, con un andamento asciutto e rigoroso, ma esso è   anche ben recitato dai due giovani attori Andrea Carpenzano (peraltro già ammirato in “Tutto Quello che Vuoi” a fianco del grande regista/attore Giuliano Montaldo) e Matteo Olivetti che ben impersonano i ragazzi protagonisti.

Del tutto consigliabile.