“Nathalie” è la protagonista della pellicola girata dai due fratelli David e Stéphane Foenkinos ed è una donna di circa 50 anni profondamente in crisi e molto insicura. Ella è una donna divorziata che però non ha più, od ancora, trovato un nuovo amore a differenza dell’ex-marito che invece si è felicemente risposato con una donna più giovane, ha una figlia di 18 anni, molto bella, educata e che studia danza classica nella speranza di entrare a far parte del corpo di ballo dell’Opera di Parigi, ha svariati e cari amici ed un lavoro di insegnate di lettere presso un prestigioso liceo, ma alla soglia dei cinquanta’anni e con la menopausa incalzante ella si trova nella condizione di fare un bilancio della propria vita. Un bilancio che alla donna risulta quanto mai negativo ed inconcludente e ciò la conduce in uno stato di apprensione e nervosismo tali da renderla litigiosa con tutti gli amici, i colleghi, le persone in generale ma soprattutto con la figlia con cui ormai ha instaurato un rapporto di assurda competizione, di gelosia e, dunque, di odio-amore. Anche l’incontro con un uomo a lei fortemente interessato viene negativamente compromesso dallo stato psicologico alterato in cui Nathalie si trova. Riuscirà piano piano e con tanta buona volontà ad uscirne fuori.
Un ritratto di una donna di mezz’età nevrotica molto ben centrato che ben rappresenta le paure, le insicurezze e gli umori instabili delle donne. Non tutte loro, fortunatamente, sono strutturate così ma, sebbene Nathalie possa sembrare un poco esagerata, molte delle sue caratteristiche e delle sue reazioni sono senza alcun dubbio rintracciabili e comuni all genere femminile. La regia è nitida, scorrevole e briosa grazie anche ai divertenti ed intelligenti dialoghi che vantano un sceneggiatura solida e nello stesso tempo atta a stemperare le situazioni drammatiche, volgendole quasi all’assurdo o, in ogni caso, all’ironia. Vi è anche da sottolineare che la riuscita del film e del personaggio stesso di Nathalie dipende anche, e non soprattutto, alla presenza dell’ attrice Karin Viard che, molto efficacemente e brillantemente interpreta la protagonista, rendendo così la commedia, già di per sé gradevole, molto divertente.
Recensioni
Il complicato mondo di Nathalie (2017)
18 Ottobre 2018 16:39
flyanto1
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Accedi per votare!“Nathalie” è la protagonista della pellicola girata dai due fratelli David e Stéphane Foenkinos ed è una donna di circa 50 anni profondamente in crisi e molto insicura. Ella è una donna divorziata che però non ha più, od ancora, trovato un nuovo amore a differenza dell’ex-marito che invece si è felicemente risposato con una donna più giovane, ha una figlia di 18 anni, molto bella, educata e che studia danza classica nella speranza di entrare a far parte del corpo di ballo dell’Opera di Parigi, ha svariati e cari amici ed un lavoro di insegnate di lettere presso un prestigioso liceo, ma alla soglia dei cinquanta’anni e con la menopausa incalzante ella si trova nella condizione di fare un bilancio della propria vita. Un bilancio che alla donna risulta quanto mai negativo ed inconcludente e ciò la conduce in uno stato di apprensione e nervosismo tali da renderla litigiosa con tutti gli amici, i colleghi, le persone in generale ma soprattutto con la figlia con cui ormai ha instaurato un rapporto di assurda competizione, di gelosia e, dunque, di odio-amore. Anche l’incontro con un uomo a lei fortemente interessato viene negativamente compromesso dallo stato psicologico alterato in cui Nathalie si trova. Riuscirà piano piano e con tanta buona volontà ad uscirne fuori.
Un ritratto di una donna di mezz’età nevrotica molto ben centrato che ben rappresenta le paure, le insicurezze e gli umori instabili delle donne. Non tutte loro, fortunatamente, sono strutturate così ma, sebbene Nathalie possa sembrare un poco esagerata, molte delle sue caratteristiche e delle sue reazioni sono senza alcun dubbio rintracciabili e comuni all genere femminile. La regia è nitida, scorrevole e briosa grazie anche ai divertenti ed intelligenti dialoghi che vantano un sceneggiatura solida e nello stesso tempo atta a stemperare le situazioni drammatiche, volgendole quasi all’assurdo o, in ogni caso, all’ironia. Vi è anche da sottolineare che la riuscita del film e del personaggio stesso di Nathalie dipende anche, e non soprattutto, alla presenza dell’ attrice Karin Viard che, molto efficacemente e brillantemente interpreta la protagonista, rendendo così la commedia, già di per sé gradevole, molto divertente.
Del tutto consigliabile.