16 Aprile 2018    19:32

flyanto1

0,0   (su 0 voti)

Accedi per votare!

"Io Sono Tempesta" , la nuova commedia di Daniele Lucchetti, è la frase che un imprenditore pronuncia sempre con le persone con cui si trova a che fare, per presentarsi e conseguentemente anche per sottolineare il proprio potere economico superiore, nella maggioranza dei casi, a quello degli altri. Di origini oscure o, per lo meno, creatosi dal nulla, Nemo Tempesta, il protagonista appunto, è diventato un uomo talmente ricco da intraprendere affari ed avere una rete di relazioni sociali che gli permettono uno stile di vita molto lussuoso. Ma, poichè non sempre si è comportato legalmente nel corso delle sue operazioni finanziarie, un giorno egli viene arrestato e condannato ad un anno di lavori socialmente utili presso una sorta di 'caritas' che offre sostegno ai bisognosi. Ovviamente, riluttante e poco ben disposto a mettersi al servizio di altre persone, e per di più di indigenti, nel corso delle sue giornate di lavoro 'forzato' Tempesta scaltramente riesce a 'corrompere' con il denaro i suddetti bisognosi e a farseli amici, nonchè anche sostenitori di suoi traffici poco puliti. Ma non tutto andrà come previsto....
Daniele Lucchetti firma una commedia divertente ma parecchio amara: il ritratto del protagonista Tempesta è quello di un uomo apparentemente simpatico, dedito esclusivamente al proprio interesse, arrogante, presuntuoso e che si relaziona agli altri solo per un proprio torna conto. In lui risiede anche una certa dose di umanità ma ciò non lo assolve ugualmente dal proprio cinismo ed egoismo. Lucchetti, però, non si esimia nemmeno dal dipingere negativamente, sia pure con sottile e profonda ironia, l'intera umanità che egli considera piuttosto sensibile e corruttibile nei confronti del denaro: i bisognosi del centro, infatti, si dimostrano ben disposti ad assencondare il protagonista in cambio di cospicue somme di denaro. evidente conferma di quanto, in fondo, l'animo umano non sia poi così esente da colpa. L'unico personaggio positivo in quanto incorruttibile e, pertanto, onesto è rappresentato dalla direttrice del centro 'caritas' che, però, al fine di essere coerente con i propri prinicpi morali, non ha una fine proprio meritevole rispetto agli altri personaggi. Insomma,uan pellicola che induce molto a riflettere e, purtroppo, a trarre delle conclusioni negative sull'intero genere umano.