"Hotel Gagarin" del regista Simone Spada, è una commedia che è un omaggio al cinema, a quanto questa forma artistica piaccia alle persone e le faccia sognare, facendole evadere dalla realtà spesso non troppo rosea.
Il film è incentrato su una troupe parecchio scalcinata, in quanto assemblata attraverso la scelta di persone a caso, e pertanto non professioniste, da un produttore cinematografico imbroglione che punta ad intascarsi tutto per sè, e poi fuggire, il denaro sovvenzionato dallo Stato che a realizzare realmente il film. Di questa troupe fanno parte un professore di storia presso un liceo (Giuseppe Battiston) il quale nutre una profonda passione per il cinema e, scrivendo soggetti che spera di poter un giorno realizzare sullo schermo, aspira a mettere in atto il suo grande sogno di diventare regista; un elettricista (Fabrizio Amendola) che viene ingaggiato come tecnico delle luci; un fotografo che svolge la propria attività per lo più nel corso di matrimoni e cerimonie simili e che, indebitatosi con degli spacciatori per uso continuo di droghe leggere, accetta il ruolo di direttore della fotografia ed, infine, una giovane e carina prostituta a cui viene proposto il ruolo dell'attrice principale. A loro, con intenti uguali e disonesti a quelli del produttore, si unisce anche una bella donna che organizza eventi (Barbara Bobulova) e che sarà colei che accompagnerà di persona la suddetta troupe in Armenia dove il film dovrebbe essere girato. Ma una volta giunti tutti in Siberia la situazione precipita totalmente in quanto il produttore viene nel frattempo arrestato in Italia, e la donna sua complice è costretta a rimanere suo malgrado insieme agli altri nelle lontane e fredde terre armene, presso lo sperduto ed innevato Hotel 'Gagarin' , senza denaro per girare il film e con una situazione politica locale parecchio incerta che impedisce a tutti di rientrare subito sul suolo italiano. La 'forzata' convivenza tra i protagonisti, dopo i primi ed inevitabili dissidi ed incomprensioni, darà loro la possibilità di conoscersi meglio ed anche apprezzarsi reciprocamente e di trascorrere in quelle lontane terre un'esperienza parecchio singolare, rendendo felice in una maniera del tutto singolare anche la popolazione locale.
"Hotel Gagarin", pur essendo un'opera prima, è un'ottima commedia: divertente, ironica e sostenuta dalla presenza di attori simpatici e bravi e ben amalgamati tra loro, questa pellicola risulta anche molto delicata e poetica nel suo contenuto ed un vero e proprio omaggio e lode all' intera arte del cinema. Questa espressione artistica, infatti, viene considerata come una quasi necessaria , nonchè assai piacevole, evasione dalla realtà quotidiana e dalle sue annesse problematiche. Si può parlare, secondo ciò che viene rappresentato dal regista Simone Spada, quasi di magia e di potere fortemente 'incantatorio' riguardo il cinema perchè esso fa sì che ogni individuo abbia la possibilità di crearsi un mondo ed una personalità del tutto nuovi e diversi da quelli propri reali e quotidiani , rendendo così realizzabile tutto ciò a cui si aspira. Cosicchè, come in questo film, chi non è mai stato nello Spazio, potrà farne esperienza, come anche chi, amante della lontana epoca del Far West, potrà rivivere il ruolo di eroe positivo e avere una duratura e sincera storia d'amore, viverla il più romanticamente possibile, e molti altri ancora...
La regia nitida, la storia ben esposta nella sua ottimale tempistica di 90 minuti, i dialoghi, come anche le situazioni, arguti e divertenti rendono "Hotel Gagarin" una pellicola del tutto consigliabile e per nulla da sottovalutare.
Recensioni
Hotel Gagarin (2018)
31 Maggio 2018 16:17
flyanto1
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Accedi per votare!"Hotel Gagarin" del regista Simone Spada, è una commedia che è un omaggio al cinema, a quanto questa forma artistica piaccia alle persone e le faccia sognare, facendole evadere dalla realtà spesso non troppo rosea.
Il film è incentrato su una troupe parecchio scalcinata, in quanto assemblata attraverso la scelta di persone a caso, e pertanto non professioniste, da un produttore cinematografico imbroglione che punta ad intascarsi tutto per sè, e poi fuggire, il denaro sovvenzionato dallo Stato che a realizzare realmente il film. Di questa troupe fanno parte un professore di storia presso un liceo (Giuseppe Battiston) il quale nutre una profonda passione per il cinema e, scrivendo soggetti che spera di poter un giorno realizzare sullo schermo, aspira a mettere in atto il suo grande sogno di diventare regista; un elettricista (Fabrizio Amendola) che viene ingaggiato come tecnico delle luci; un fotografo che svolge la propria attività per lo più nel corso di matrimoni e cerimonie simili e che, indebitatosi con degli spacciatori per uso continuo di droghe leggere, accetta il ruolo di direttore della fotografia ed, infine, una giovane e carina prostituta a cui viene proposto il ruolo dell'attrice principale. A loro, con intenti uguali e disonesti a quelli del produttore, si unisce anche una bella donna che organizza eventi (Barbara Bobulova) e che sarà colei che accompagnerà di persona la suddetta troupe in Armenia dove il film dovrebbe essere girato. Ma una volta giunti tutti in Siberia la situazione precipita totalmente in quanto il produttore viene nel frattempo arrestato in Italia, e la donna sua complice è costretta a rimanere suo malgrado insieme agli altri nelle lontane e fredde terre armene, presso lo sperduto ed innevato Hotel 'Gagarin' , senza denaro per girare il film e con una situazione politica locale parecchio incerta che impedisce a tutti di rientrare subito sul suolo italiano. La 'forzata' convivenza tra i protagonisti, dopo i primi ed inevitabili dissidi ed incomprensioni, darà loro la possibilità di conoscersi meglio ed anche apprezzarsi reciprocamente e di trascorrere in quelle lontane terre un'esperienza parecchio singolare, rendendo felice in una maniera del tutto singolare anche la popolazione locale.
"Hotel Gagarin", pur essendo un'opera prima, è un'ottima commedia: divertente, ironica e sostenuta dalla presenza di attori simpatici e bravi e ben amalgamati tra loro, questa pellicola risulta anche molto delicata e poetica nel suo contenuto ed un vero e proprio omaggio e lode all' intera arte del cinema. Questa espressione artistica, infatti, viene considerata come una quasi necessaria , nonchè assai piacevole, evasione dalla realtà quotidiana e dalle sue annesse problematiche. Si può parlare, secondo ciò che viene rappresentato dal regista Simone Spada, quasi di magia e di potere fortemente 'incantatorio' riguardo il cinema perchè esso fa sì che ogni individuo abbia la possibilità di crearsi un mondo ed una personalità del tutto nuovi e diversi da quelli propri reali e quotidiani , rendendo così realizzabile tutto ciò a cui si aspira. Cosicchè, come in questo film, chi non è mai stato nello Spazio, potrà farne esperienza, come anche chi, amante della lontana epoca del Far West, potrà rivivere il ruolo di eroe positivo e avere una duratura e sincera storia d'amore, viverla il più romanticamente possibile, e molti altri ancora...
La regia nitida, la storia ben esposta nella sua ottimale tempistica di 90 minuti, i dialoghi, come anche le situazioni, arguti e divertenti rendono "Hotel Gagarin" una pellicola del tutto consigliabile e per nulla da sottovalutare.