Tratto dall'omonimo romano di Michele Serra, "Gli Sdraiati" della regista Francesca Archibugi ora nelle sale cromatografiche italiane, è un film che riflette il conflitto generazionale tra genitori e figli.
Qui, per la precisione, quello tra un padre (Claudio Bisio), noto giornalista televisivo e personaggio di spicco, ed il figlio (Gaddo Bacchini) studente di liceo. Il giovane, dopo la separazione dei genitori, sin da piccolo ha scelto di vivere con il padre ma ora, come a tutti i figli adolescenti, la convivenza con lui gli sta parecchio stretta perchè, bisognoso di indipendenza e di un a sorta di affrancamento personale, avverte la presenza del genitore come un'interferenza nella propria vita privata ed un insieme di regole a cui egli vuole ribellarsi. Ne scaturiscono, ovviamente, molteplici scontri verbali fino, col passare del tempo, ad una sorta di "comprensione" o, meglio, accettazione dei propri ruoli da entrambe le parti, padre e figlio.
Francesca Archibugi, affronta ancora una volta come nelle sue opere precedenti, il discorso, più precisamente lo scontro, generazionale. Prendendo spunto, appunto, dal romanzo di Serra, ella coglie perfettamente la realtà contemporanea concernente i rapporti esistenti tra genitori e figli e lo fa con acutezza, realismo, delicatezza ed ironia atta a stemperare i momenti più critici. Nella sua precisa analisi la regista non colpevolizza nessuno in particolare, mostrando, invece, come le incomprensioni e certi atteggiamenti di 'ribellione' derivino da colpe che investono la responsabilità di entrambe le parti, genitori e figli, e come solo con il buon senso, la buona volontà e l'affetto, si possano, nella maggioranza dei casi, alla fine recuperare o comunque vi sia la speranza che ciò possa avvenire.
Interessante e consigliabile
Recensioni
Gli Sdraiati (2017)
29 Novembre 2017 13:49
flyanto1
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Accedi per votare!Tratto dall'omonimo romano di Michele Serra, "Gli Sdraiati" della regista Francesca Archibugi ora nelle sale cromatografiche italiane, è un film che riflette il conflitto generazionale tra genitori e figli.
Qui, per la precisione, quello tra un padre (Claudio Bisio), noto giornalista televisivo e personaggio di spicco, ed il figlio (Gaddo Bacchini) studente di liceo. Il giovane, dopo la separazione dei genitori, sin da piccolo ha scelto di vivere con il padre ma ora, come a tutti i figli adolescenti, la convivenza con lui gli sta parecchio stretta perchè, bisognoso di indipendenza e di un a sorta di affrancamento personale, avverte la presenza del genitore come un'interferenza nella propria vita privata ed un insieme di regole a cui egli vuole ribellarsi. Ne scaturiscono, ovviamente, molteplici scontri verbali fino, col passare del tempo, ad una sorta di "comprensione" o, meglio, accettazione dei propri ruoli da entrambe le parti, padre e figlio.
Francesca Archibugi, affronta ancora una volta come nelle sue opere precedenti, il discorso, più precisamente lo scontro, generazionale. Prendendo spunto, appunto, dal romanzo di Serra, ella coglie perfettamente la realtà contemporanea concernente i rapporti esistenti tra genitori e figli e lo fa con acutezza, realismo, delicatezza ed ironia atta a stemperare i momenti più critici. Nella sua precisa analisi la regista non colpevolizza nessuno in particolare, mostrando, invece, come le incomprensioni e certi atteggiamenti di 'ribellione' derivino da colpe che investono la responsabilità di entrambe le parti, genitori e figli, e come solo con il buon senso, la buona volontà e l'affetto, si possano, nella maggioranza dei casi, alla fine recuperare o comunque vi sia la speranza che ciò possa avvenire.
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