Compare nelle sale cinematografiche con i film "Finchè c'è Prosecco c'è Speranza" la figura dell'ispettore Stucky, personaggio inventato ed a cui ha dedicato svariati libri sulle sue indagini lo scrittore Fulvio Ervas. Il suddetto personaggio deve qui indagare su alcuni delitti di persone legate alla figura di un anziano conte, morto suicida, proprietario di immensi ettari di terreno coltivati per la produzione del Prosecco ormai assai inquinati dai rifiuti tossici di una fabbrica vicino. Attraverso le sue ricerche l'ispettore riuscirà a giungere alla verità ed a risolvere brillantemente il caso.
Antonio Padovan si cimenta per la prima volta nella regia cinematografica e, sebbene la sua opera sia di tutto rispetto e, in linea generale, ben diretta, egli però non riesce, purtroppo, a consegnare una pellicola che si discosti dal semplice sceneggiato televisivo. Il film appare un pò senza verve, senza quella forza necessaria ad intrigare completamente lo spettatore perchè, man mano che la storia si dispiega, la pellicola diviene quasi scontata e, pertanto, parecchio prevedibile. Un vero peccato perchè la figura dell'ispettore Stucky è invece molto ben interpretata dall'attore Giuseppe Battiston la cui presenza, anzi, si rivela fondamentale ad innalzare il valore di quest'opera cinematografica. Molto belli e suggestivi, inoltre, sono anche i luoghi in cui la vicenda è ambientata, e cioè le verdi colline del Veneto immerse in un'atmosfera tranquilla e pacata in cui perdersi.
Recensioni
Finché c'è prosecco c'è speranza (2017)
13 Novembre 2017 12:48
flyanto1
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Accedi per votare!Compare nelle sale cinematografiche con i film "Finchè c'è Prosecco c'è Speranza" la figura dell'ispettore Stucky, personaggio inventato ed a cui ha dedicato svariati libri sulle sue indagini lo scrittore Fulvio Ervas. Il suddetto personaggio deve qui indagare su alcuni delitti di persone legate alla figura di un anziano conte, morto suicida, proprietario di immensi ettari di terreno coltivati per la produzione del Prosecco ormai assai inquinati dai rifiuti tossici di una fabbrica vicino. Attraverso le sue ricerche l'ispettore riuscirà a giungere alla verità ed a risolvere brillantemente il caso.
Antonio Padovan si cimenta per la prima volta nella regia cinematografica e, sebbene la sua opera sia di tutto rispetto e, in linea generale, ben diretta, egli però non riesce, purtroppo, a consegnare una pellicola che si discosti dal semplice sceneggiato televisivo. Il film appare un pò senza verve, senza quella forza necessaria ad intrigare completamente lo spettatore perchè, man mano che la storia si dispiega, la pellicola diviene quasi scontata e, pertanto, parecchio prevedibile. Un vero peccato perchè la figura dell'ispettore Stucky è invece molto ben interpretata dall'attore Giuseppe Battiston la cui presenza, anzi, si rivela fondamentale ad innalzare il valore di quest'opera cinematografica. Molto belli e suggestivi, inoltre, sono anche i luoghi in cui la vicenda è ambientata, e cioè le verdi colline del Veneto immerse in un'atmosfera tranquilla e pacata in cui perdersi.