2 Febbraio 2018    17:23

flyanto1

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Ritorna alla grande nelle sale cinematografiche il regista Luca Guadagnino con l'ultimo suo film intitolato "Chiamami col Tuo Nome".
La storia ruota intorno ad un ragazzo italoamericano di diciassette che trascorre insieme ai propri genitori ed a avariati amici le vacanze estive nella residenza di famiglia situata in un paese della provincia lombarda. Colti e fervidi nell'intelletto, i genitori (il padre è uno stimato professore universitario per ciò che concerne l'archeologia) ogni estate accolgono nella suddetta dimora estiva qualche brillante studente straniero che deve approfondire la propria materia di studio relativo alle Belle Arti. Quando pertanto giunge un giovane americano di circa 24 anni, bello esteticamente, di buone maniere, intelligente e soprattutto dotato di una spiccata personalità, tutti ne rimangono profondamente attratti, in particolare il giovane adolescente protagonista. Nel corso delle 6 settimane di permanenza dello studente ed a contatto con lui, il ragazzino maturerà arrivando a scoprire molto su di sè e sulla sua ancora incerta natura e da questa esperienza di vita, per lui nuova e quanto mai sconvolgente, d'ora in poi cambierà per sempre la sua esistenza, sia pure non senza un pò di dolore.
Dopo il non tanto riuscito remake de "La Piscina", il regista Luca Guadagnino appare finalmente in gran forma con questa sua ultima opera cinematografica che tante candidature, compresa la prossima per gli Oscar, gli sono valse. Ed a ragione, si può dire, perchè, come anche nel suo precedente film "Io Sono l'Amore" la stessa tematica era stata già affrontata, in "Chiamami col tuo Nome" vi è un vero e proprio inno del sentimento dell'amore (oltre che alla bellezza come intesa dai classici) che per il regista siciliano va vissuto appieno e secondo la propria spontanea natura, approfittando di tutte le occasioni in cui esso si presenta, perchè, sebbene possa comportare anche una certa sofferenza, però è sempre meglio sperimentarlo ed osare in quanto costituisce il motore dell'esistenza umana. L'educazione sentimentale e la consapevolezza piano piano di sè del giovane protagonista viene rappresentata da Guadagnino in maniera altamente delicata, profonda e quanto mai vera tale da innalzare notevolmente il valore della pellicola, rendendola unica e toccante.
A tutto ciò contribuisce anche la presenza dei due giovani protagonisti principali (Armie Hammer e Timothée Chalamet), ottimamente scelti dal regista, che ben impersonano i loro personaggi.
Insomma, un piccolo gioiello del tutto consigliabile.