Versione cinematografica dell'omonimo romanzo della stessa regista Francesca Comencini, "Amori che non Sanno Stare al Mondo" racconta le paure, le instabilità psicologiche e la brama di affetto che la protagonista, una donna di circa 40 anni , vive nel corso della propria relazione sentimentale col suo compagno. Il suo instabile e, a volte, ossessionante modo di agire e sentire conduce direttamente la storia verso la certa fine perchè il compagno, non sapendo bene come interagire esattamente con la donna, si stanca ed inizia una relazione più tranquilla con una ragazza più giovane di lui con cui anche, poi, arriva a convolare a nozze.
Francesca Archibugi analizza la natura umana, qui, in particolare quella femminile, mettendone in evidenza tutte le particolarità e come, soprattutto col proprio comportamento, gli esseri umani riescano a determinare l'andamento delle cose, delle relazioni sentimentali nello specifico. Una tesi sicuramente vera ma accettabile in parte perchè il ritratto femminile che la regista presenta si riferisce ad una parte di donne strutturate come la protagonista ma che fortunatamente non corrisponde all'immagine di tutte le altre che in questa maniera vengono unpoco svilite.
In ogni caso la commedia ingenerale è piacevole a vedersi: Lucia Mascino, la protagonista, è perfetta nella sua parte do donna nevrotica, come lo è anche Thomas Trabacchi in quella del suo paziente compagno.
Un poco esagerato e paradossale, comunque la pellicola induce lo spettatore o, più precisamente, le spettatrici, a riflettere su certi comportamenti personali
Recensioni
Amori che non sanno stare al mondo (2017)
7 Dicembre 2017 17:32
flyanto1
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Accedi per votare!Versione cinematografica dell'omonimo romanzo della stessa regista Francesca Comencini, "Amori che non Sanno Stare al Mondo" racconta le paure, le instabilità psicologiche e la brama di affetto che la protagonista, una donna di circa 40 anni , vive nel corso della propria relazione sentimentale col suo compagno. Il suo instabile e, a volte, ossessionante modo di agire e sentire conduce direttamente la storia verso la certa fine perchè il compagno, non sapendo bene come interagire esattamente con la donna, si stanca ed inizia una relazione più tranquilla con una ragazza più giovane di lui con cui anche, poi, arriva a convolare a nozze.
Francesca Archibugi analizza la natura umana, qui, in particolare quella femminile, mettendone in evidenza tutte le particolarità e come, soprattutto col proprio comportamento, gli esseri umani riescano a determinare l'andamento delle cose, delle relazioni sentimentali nello specifico. Una tesi sicuramente vera ma accettabile in parte perchè il ritratto femminile che la regista presenta si riferisce ad una parte di donne strutturate come la protagonista ma che fortunatamente non corrisponde all'immagine di tutte le altre che in questa maniera vengono unpoco svilite.
In ogni caso la commedia ingenerale è piacevole a vedersi: Lucia Mascino, la protagonista, è perfetta nella sua parte do donna nevrotica, come lo è anche Thomas Trabacchi in quella del suo paziente compagno.
Un poco esagerato e paradossale, comunque la pellicola induce lo spettatore o, più precisamente, le spettatrici, a riflettere su certi comportamenti personali