Il terzo remake, dopo quelli del 1954 e del 1976, di “A Star is Born” , diretto ed interpretato da Bradley Cooper, presenta sullo schermo più o meno la stessa storia dei due precedenti e, cioè, la nascita di una star nel mondo della musica che, da ragazza sconosciuta, diventa una cantante famosa grazie al ‘fiuto’ professionale di un cantante rock di successo, ormai però in declino a causa dell’uso smodato di alcool, che la nota mentre si esibisce una notte in un bar di periferia. Tra i due protagonisti, nel corso del tempo trascorso insieme, nasce anche una sincera e profonda storia d’amore che però si interromperà bruscamente in seguito al suicidio dell’uomo.
A parte qualche variante, la storia, ripeto, nel suo insieme si presenta uguale a quelle precedenti e la pellicola punta tutta ovviamente sulle musiche sulle canzoni che in questo terzo remake sono interpretate dallo stesso Bradley Cooper e dalla cantante Lady Gaga. Girato complessivamente in maniera dignitosa (l’attore qui è, del resto, alla sua prima regia), il film però non si presenta con quella drammaticità e quella veridicità per ciò che concerne la vicenda che caratterizzavano, per esempio, la versione del 1976 con Barbara Streisand e Kris Kristofferson, bensì si propone quasi come una favola melodrammatica e nulla di più. Bradley Cooper e Lady Gaga interpretano in maniera soddisfacente i loro personaggi (Lady Gaga è da ammirare in quanto cantante e pure Bradley Cooper non scompare in questa sua ulteriore veste) ma la bravura professionale e soprattutto il carisma di Barbara Streisand sono ben lungi, purtroppo, ad entrambi da raggiungere.
Insomma, forse anche perché è la terza versione e, pertanto, la pellicola non apporta più alcunché di originale, il film risulta piuttosto banale, eccezion fatta ovviamente per la colonna sonora.
Recensioni
A Star Is Born (2018)
15 Ottobre 2018 16:54
flyanto1
0,0 (su 0 voti)
Accedi per votare!Il terzo remake, dopo quelli del 1954 e del 1976, di “A Star is Born” , diretto ed interpretato da Bradley Cooper, presenta sullo schermo più o meno la stessa storia dei due precedenti e, cioè, la nascita di una star nel mondo della musica che, da ragazza sconosciuta, diventa una cantante famosa grazie al ‘fiuto’ professionale di un cantante rock di successo, ormai però in declino a causa dell’uso smodato di alcool, che la nota mentre si esibisce una notte in un bar di periferia. Tra i due protagonisti, nel corso del tempo trascorso insieme, nasce anche una sincera e profonda storia d’amore che però si interromperà bruscamente in seguito al suicidio dell’uomo.
A parte qualche variante, la storia, ripeto, nel suo insieme si presenta uguale a quelle precedenti e la pellicola punta tutta ovviamente sulle musiche sulle canzoni che in questo terzo remake sono interpretate dallo stesso Bradley Cooper e dalla cantante Lady Gaga. Girato complessivamente in maniera dignitosa (l’attore qui è, del resto, alla sua prima regia), il film però non si presenta con quella drammaticità e quella veridicità per ciò che concerne la vicenda che caratterizzavano, per esempio, la versione del 1976 con Barbara Streisand e Kris Kristofferson, bensì si propone quasi come una favola melodrammatica e nulla di più. Bradley Cooper e Lady Gaga interpretano in maniera soddisfacente i loro personaggi (Lady Gaga è da ammirare in quanto cantante e pure Bradley Cooper non scompare in questa sua ulteriore veste) ma la bravura professionale e soprattutto il carisma di Barbara Streisand sono ben lungi, purtroppo, ad entrambi da raggiungere.
Insomma, forse anche perché è la terza versione e, pertanto, la pellicola non apporta più alcunché di originale, il film risulta piuttosto banale, eccezion fatta ovviamente per la colonna sonora.