18 Giugno 2018    17:02

flyanto1

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“A Quiet Passion” del regista inglese Terence Davies è un film sulla biografia della poetessa americana Emily Dickinson. Nel corso della lunga rappresentazione viene presentata la personalità della Dickinson dai giovani anni in cui ella studiava presso un collegio di decisa impronta cristiana (e mal sopportato dalla futura poetessa)  a quelli posteriori trascorsi senza mai sposarsi nella casa di famiglia insieme ai genitori ed ai fratelli, sino alla sua morte. Da quello che si evince la Dickinson appare come una donna profondamente sensibile, di aperte vedute rispetto all’epoca perbenista e profondamente religiosa in cui ella visse, e con un’idea di perfezione applicata a tutti gli aspetti della vita in generale che la portarono così a vivere sempre in dissonanza con il mondo circostante e, pertanto, in un condizione voluta di isolamento. Poche, infatti, furono le persone da lei frequentate al di là dei propri familiari. La sua personalità ed i suoi desideri nonchè aspirazioni sono riflessi nelle sue composizioni che, si apprende nel film, all’inizio non incontrarono del tutto il plauso degli editori che le riadattavano in parte al fine di compiacere maggiormente il gusto del pubblico dell’epoca. “A Quiet Passion “ come titolo ben si addice a questo personaggio letterario animato dalla forte passione di comporre versi in cui poter confluire in maniera pacata e leggiadra, ma profonda,  tutte  le proprie sensazioni e fuggire da una realtà altresì poco soddisfacente.

Un film senza alcun dubbio in generale ineccepibile in quanto molto ben diretto e condotto attraverso una sensibilità profonda che ben ritrae, appunto, il personaggio della Dickinson. Anche dal punto di vista ambientale e dei costumi la pellicola risulta perfetta ma purtroppo la sua eccessiva durata (120 minuti e più) la penalizza fortemente rendendola un poco lenta e prolissa. Con circa mezz’ora in meno sarebbe stato un biopic perfetto!