3 Dicembre 2016    18:09

Andrea Boggione

5,0   (su 3 voti)

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Animali Notturni” è una pellicola tratta dal romanzo di Austin Wright: “Tony e Susan”, il secondo film del noto stilista Tom Ford, che torna alla regia dopo ben 7 anni. Dopo il grande successo di “A Single Man”, film che fece puntare i riflettori sull’attore Colin Firth che si aggiudico l’ambita Coppa Volpi, ma questa volta i riflettori se li è sicuramente guadagnati anche Ford, perché con “Animali Notturni” dimostra un notevole miglioramento nella messa in scena e nella direzioni degli attori, che forse mancava nel film precedente, nonostante sia anch'esso un gran film. Ma torniamo al film di oggi, presentato quest’anno a Venezia e vincitore del Leone d’Argento: “Animali Notturni” racconta di Susan, la protagonista, una giovane mercante d’arte che un giorno riceve via posta un manoscritto dal suo ex marito Edward. Un libro con una storia particolare, una storia così violenta e cruda che sconvolge la donna emotivamente e psicologicamente. Il cast è di altissimo livello: il protagonista è Edward interpretato da Jake Gyllenhaal, poi c’è Susan ovvero Amy Adams, in più troviamo un fenomenale Aaron Taylor Johnson e un ottimo Michael Shannon, mentre tra gli attori di contorno troviamo Michael Sheen, Armie Hammer, Jena Malone e Isla Fisher. E con questi attori Ford ha già guadagnato un punto con me, dato che ci sono attori che adoro, uno in particolare per chi mi segue dalle prime recensioni!

Ma non perdiamoci in chiacchiere superflue e torniamo al film in generale: “Animali Notturni” è un film secondo me sulla coscienza di sé, mi spiego: ad es. il personaggio di Amy Adams è vittima della sua educazione e dell’ambiente in cui è cresciuta, un personaggio che non crede in se stesso e che bisognerebbe compatire, invece quello di Gyllenhaal è più sicuro di sé nonostante la sua fragilità emotiva e le storie dei vari personaggi sono piene di ambiguità su cui gioca Ford con ad es. gli sguardi di Susan o le dichiarazioni nascoste nel romanzo di Edward

Il punto forte del film è sicuramente la storia, un mezzo thriller, una storia che sembra quasi un avvertimento a quello che può accadere se non ti prendi cura delle persone che ami, reso benissimo nel film grazie a Ford che fa anche un grande lavoro di sceneggiatura. Ma le due cose che mi hanno colpito di più sono proprio Ford e gli attori:

-il primo mi ha letteralmente stupito, mi aspettavo un bel film e mi sono trovato davanti ad un gran bel film: il mio voto è un 8 pieno, probabilmente ho esagerato però credo si meriti questo volto complessivamente. Questo grazie alla fantastica regia, che riesce a creare una storia descritta attraverso le immagini con morbidezza e staticità che ci stanno benissimo, la cosa fantastica è che in certi momenti non sembra nemmeno che ci sia la macchina da presa per quanto è fluida la regia.

-mentre la seconda cosa che mi ha colpito sono gli attori: tutti in parte, su tutti Aaron Taylor Johnson che per me è uno degli attori più promettenti del mondo e il grandissimo Michael Shannon, probabilmente questo è dovuto dalla perfetta scelta da parte di Ford di attore-personaggio perché tutti sono perfetti per il proprio ruolo: perfetti sono anche i due protagonisti Susan (Amy Adams) e Edward (Jake Gyllenhaal) due grandissimi attori oramai affermati, per questi motivi a febbraio ne risentiremo parlare di questo film, penso che possa attirare l’Academy!

Interessanti sono anche le influenze registiche di Ford, lo stilista dice che spesso guarda a Kubrick, De Palma e Hitchcock, e io concordo su quest’ultimo, infatti in “Animali Notturni” la sua influenza si sente: questo si vede nella creazione della suspense e nella trasformazione del film in un vero e proprio thriller nella seconda parte. 

Se quello che vi ho detto non vi basta per correre nelle poche sale che lo danno al cinema vi dico qualcos’altro: è un film fantastico anche visivamente, è un film che ti coinvolge e ti tiene concentrato per tutta la durata della pellicola, noi spettatori ci sentiamo toccati quando accadono determinati fatti, che però non sto qui a raccontarvi, non vi voglio assolutamente rovinare la visione di un film del genere. E’ un film che coinvolge perché narrativamente è stato costruito benissimo: la scelta di mostrarci la storia del romanzo solo quando la protagonista lo sta leggendo è azzeccata, è l’aspetto che coinvolge di più.

Inoltre “Animali Notturni” pare un lavoro molto personale del regista: infatti sembra che Ford stanco della moda, come Susan dell’amore di Edward, decide di cambiare e nel caso di Ford significa passare dalla moda al cinema (cosa che ho pensato dopo aver sentito una frase del film da parte del personaggio di Michael Sheen: “A nessuno di noi piace ciò di cui ci occupiamo”).

Insomma un  film che ti fa riflettere e lascia spazio nel creare una propria visione e interpretazione personale del film e del finale aperto.