“Captain Fantastic” secondo film di Matt Ross, famoso più che altro in America come attore televisivo, ma che ha anche recitato in film come “L’esercito delle 12 scimmie” di Gilliam e “The Aviator” di Scorsese. In seguito dopo aver scritto e diretto due cortometraggi, debutta nel 2012 come regista con 28 Hotel Rooms, mentre nel 2016 realizza questo grandissimo film di cui faccio oggi al recensione, secondo me uno dei migliori lavori di quest’anno.
“Captain Fantastic” racconta di una particolare famiglia che vive isolata dal mondo in una foresta. Insieme fanno di tutto: studiano, suonano, cacciano procurandosi da mangiare, si confrontano su sesso, politica e filosofia marxista, imparano lingue straniere, fanno yoga e attività fisica. Il tutto rigorosamente da autodidatti. Un giorno, però, una tragedia colpisce la famiglia: viene a mancare la mamma, che soffriva di disturbi bipolari ed era ricoverata da tempo. L’evento sconvolge la famiglia, che di conseguenza decide di partire per andare al funerale e per verificare che vengano rispettate le volontà della donna, questo però significa affrontare nuovi pericoli ed emozioni che i figli non conoscono avendo vissuto in un mondo ovattato. Questa “missione”, questa scelta costringerà in seguito Ben, il padre, a riesaminare la sua idea dell’essere un buon genitore.
Il CAST è composto dal protagonista Ben Cash interpretato da Viggo Mortensen, perfetto per il ruolo del capofamiglia, il quale si dimostra ancora un grandissimo attore, interpretazione che ha colpito pubblico e critica in positivo, film che potrebbe garantirgli la sua seconda nomination agli Oscar, e perché no magari il suo primo Oscar dato che se lo merita eccome per i ruoli che ha interpretato i questi ultimi anni, soprattuto nei film di Cronenberg, anche se come tutti sanno gli Oscar non sono i premi più importanti, ma i più commerciali.
Poi troviamo Frank Langella il nonno, George MacKay il figlio più grande e piccole parti per Kathryn Hahn, Steve Zahn e Ann Dowd.
“Captain Fantastic” è a grandi linee ispirato alla vita di Matt Ross, anche lui ha avuto un'infanzia e un'adolescenza simili a quelle raccontate nel film, infatti è stato cresciuto in modo alternativo: senza televisione e senza gran parte della tecnologia moderna. Anche Ross, da adolescente, ha sperimentato la difficoltà di inserimento in un contesto sociale molto diverso da quello in cui era nato e cresciuto, proprio come i ragazzi del film. In più il regista analizza il tema dell’essere genitori e ci pone una domanda specifica: “Ben è il miglior padre del mondo oppure è il peggiore? Quello che fa è folle oppure follemente bellissimo?”. Rispondere a questa domanda non è semplice, io credo che da un lato lo spettatore ammiri lo stile di vita alternativo del protagonista, ma dall’altro lato è consapevole che alcune scelte del padre sono al limite della follia: come ad es. regalare armi vere anche ai figli più piccoli di 6 e 8 anni, o magari lo spiegare proprio tutto ai figli, anche cose più complesse e “da grandi” come il dover affrontare il tema del sesso e della morte, argomenti che un bambino deve si capire, ma all’età giusta, per comprendere il vero e giusto significato di queste cose. Tutto ciò è fantastico, perché queste domande e gli argomenti trattati nel film possono mettere in discussione le nostre convinzioni, in particolare sul tema dell’educazione.
Tecnicamente il film l’ho trovato veramente ben fatto e come voto generale e personale do un 8.5 - 9: probabilmente sto esagerando, ma ricordatevi che quello che dico io è soggettivo, ognuno la pensa come vuole e per me questo è uno dei migliori 3 film che ho visto quest’anno, insieme a “The Neon Demon” e “Animali Notturni”. Naturalmente c’è qualche piccolo difetto: come ad esempio il finale un può prevedibile, ma non del tutto scontato, che non cambia il mio personale giudizio, che per quanto può valere resta decisamente alto.
Per me, come avete capito, “Captain Fantastic” è un grandissimo film che vuole far riflettere. Il tutto composto da una buona messa in scena, un’ottima fotografia, attori sempre in parte e una gradevole colonna sonora.
Insomma una commedia agrodolce, a tratti drammatica, che mette al centro due temi corposi: ovvero cosa significa essere un buon genitore e che tipo di educazione dare ai propri figli per prepararli ad affrontare la vita. Grandissimo film che vi consiglio veramente tanto di andare a vedere al cinema, perché, come ho già detto, è uno dei migliori film di quest’anno, almeno per me.
Recensioni
Captain Fantastic (2016)
10 Dicembre 2016 09:31
Andrea Boggione
4,0 (su 3 voti)
Accedi per votare!“Captain Fantastic” secondo film di Matt Ross, famoso più che altro in America come attore televisivo, ma che ha anche recitato in film come “L’esercito delle 12 scimmie” di Gilliam e “The Aviator” di Scorsese. In seguito dopo aver scritto e diretto due cortometraggi, debutta nel 2012 come regista con 28 Hotel Rooms, mentre nel 2016 realizza questo grandissimo film di cui faccio oggi al recensione, secondo me uno dei migliori lavori di quest’anno.
“Captain Fantastic” racconta di una particolare famiglia che vive isolata dal mondo in una foresta. Insieme fanno di tutto: studiano, suonano, cacciano procurandosi da mangiare, si confrontano su sesso, politica e filosofia marxista, imparano lingue straniere, fanno yoga e attività fisica. Il tutto rigorosamente da autodidatti. Un giorno, però, una tragedia colpisce la famiglia: viene a mancare la mamma, che soffriva di disturbi bipolari ed era ricoverata da tempo. L’evento sconvolge la famiglia, che di conseguenza decide di partire per andare al funerale e per verificare che vengano rispettate le volontà della donna, questo però significa affrontare nuovi pericoli ed emozioni che i figli non conoscono avendo vissuto in un mondo ovattato. Questa “missione”, questa scelta costringerà in seguito Ben, il padre, a riesaminare la sua idea dell’essere un buon genitore.
Il CAST è composto dal protagonista Ben Cash interpretato da Viggo Mortensen, perfetto per il ruolo del capofamiglia, il quale si dimostra ancora un grandissimo attore, interpretazione che ha colpito pubblico e critica in positivo, film che potrebbe garantirgli la sua seconda nomination agli Oscar, e perché no magari il suo primo Oscar dato che se lo merita eccome per i ruoli che ha interpretato i questi ultimi anni, soprattuto nei film di Cronenberg, anche se come tutti sanno gli Oscar non sono i premi più importanti, ma i più commerciali.
Poi troviamo Frank Langella il nonno, George MacKay il figlio più grande e piccole parti per Kathryn Hahn, Steve Zahn e Ann Dowd.
“Captain Fantastic” è a grandi linee ispirato alla vita di Matt Ross, anche lui ha avuto un'infanzia e un'adolescenza simili a quelle raccontate nel film, infatti è stato cresciuto in modo alternativo: senza televisione e senza gran parte della tecnologia moderna. Anche Ross, da adolescente, ha sperimentato la difficoltà di inserimento in un contesto sociale molto diverso da quello in cui era nato e cresciuto, proprio come i ragazzi del film. In più il regista analizza il tema dell’essere genitori e ci pone una domanda specifica: “Ben è il miglior padre del mondo oppure è il peggiore? Quello che fa è folle oppure follemente bellissimo?”. Rispondere a questa domanda non è semplice, io credo che da un lato lo spettatore ammiri lo stile di vita alternativo del protagonista, ma dall’altro lato è consapevole che alcune scelte del padre sono al limite della follia: come ad es. regalare armi vere anche ai figli più piccoli di 6 e 8 anni, o magari lo spiegare proprio tutto ai figli, anche cose più complesse e “da grandi” come il dover affrontare il tema del sesso e della morte, argomenti che un bambino deve si capire, ma all’età giusta, per comprendere il vero e giusto significato di queste cose. Tutto ciò è fantastico, perché queste domande e gli argomenti trattati nel film possono mettere in discussione le nostre convinzioni, in particolare sul tema dell’educazione.
Tecnicamente il film l’ho trovato veramente ben fatto e come voto generale e personale do un 8.5 - 9: probabilmente sto esagerando, ma ricordatevi che quello che dico io è soggettivo, ognuno la pensa come vuole e per me questo è uno dei migliori 3 film che ho visto quest’anno, insieme a “The Neon Demon” e “Animali Notturni”. Naturalmente c’è qualche piccolo difetto: come ad esempio il finale un può prevedibile, ma non del tutto scontato, che non cambia il mio personale giudizio, che per quanto può valere resta decisamente alto.
Per me, come avete capito, “Captain Fantastic” è un grandissimo film che vuole far riflettere. Il tutto composto da una buona messa in scena, un’ottima fotografia, attori sempre in parte e una gradevole colonna sonora.
Insomma una commedia agrodolce, a tratti drammatica, che mette al centro due temi corposi: ovvero cosa significa essere un buon genitore e che tipo di educazione dare ai propri figli per prepararli ad affrontare la vita. Grandissimo film che vi consiglio veramente tanto di andare a vedere al cinema, perché, come ho già detto, è uno dei migliori film di quest’anno, almeno per me.