9 Marzo 2017    17:00

Allegra Palu

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TRAINSPOTTING- L'ALTRO


Dunque, come ci eravamo lasciati? Ah si, così: con Mark Renton che scappa con tutti i soldi dei sui migliori amici, che sceglie la vita, sceglie il futuro. Ci salutava così sotto le meravigliose note di Born Slippy:
“ Diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il cd e l'apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d'ufficio, bravo a golf, l'auto lavata, tanti maglioni, natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai.”



E ora dove siamo? Sempre in Scozia. Mark fa il suo ritorno in patria perchè sì, è stato schiacciato dalla vita.
Sick Boy, che ora è solo Simon, cerca di tirare avanti con un altra dipendenza: gestire un bordello.
Spud non ha mai toccato così tanto il basso e il degrado.
Begbie è incazzato con chiunque. Le mani gli prudono più che mai.

Il panorama dei protagonisti quindi non è particolarmente cambiato, solo che 20 anni fa erano ragazzi e trasgredire le regole sociali era da ribelli, era da grandi, era da fighi e Danny Boyle ci ha buttato in faccia quello spaccato sociale, era innovativo. Nessun film sulla droga è mai stato così. Il monologo “Scegli la vita” era un urlo di libertà, un atto di coraggio, una gioia. Ora sembra solo un vomitare lo schifo, un rimpianto nostalgico di quello che era il passato e il disgusto per quello che è il presente.

“Cos’è scegli la vita Mark” chiede Veronica “Simon me lo dice sempre. Mi dice Scegli la vita Veronica, scegli la vita!” “Cos’è scegli la vita?! AH!! Scegli la vita è.. era una campagna pubblicitaria contro la droga, poi noi ci divertivamo ad aggiungerci vicino altre stronzate.. Tipo scegli la vita. Scegli Facebook, Twitter, Instagram e spera che a qualcuno, da qualche parte, importi. Scegli le vecchie fiamme e spera di aver fatto tutto diversamente. Scegli di guardare la storia ripetersi. Scegli il futuro, scegli i reality in TV, lo slut-shaming, il revenge porn, i contratti a orario zero, un viaggio di due ore per andare a lavorare e scegli lo stesso per i vostri figli oppure fate di peggio e soffocate il dolore con una dose di droga sconosciuta fatta in casa di uno sconosciuto. Scegli quelli che ami, scegli il futuro, scegli la vita Veronica.”

E si piange, non puoi non piangere guardando l’espressione di Mark mentre recita questa nuova rivisitzione. Pensi alla tua vita, ai tuoi social network sempre aggiornati, ti senti inutile. Ti senti un tossico. Un tossico di Like.





Ma chi è questa Veronica? La “fidanzata” di Simon che lavora con lui nel bordello. Veronica ricorda molto Diane: giovane, affascinante, con le idee bene o male chiare, che sa scegliere la vita, il futuro. E’ in grado di dire a Mark e Simon, coem fece Diana, di smetterla di vivere nel passato, il mondo si sta costantemente aggiornando e loro non sono al passo. Sono rimasti a 20 anni fa. Solo che ora di anni ne hanno più di 40 e le loro “trasgressioni” oramai risultano imbarazzanti.

Cosa dire. Un film nostalgico. Non so nemmeno se definirlo un vero e proprio sequel. Sono felice che sia uscito però. A volte è importante vedere cosa succede dopo il famigerato lieto fine. In questo film, infatti, di lieto non c’è proprio niente.. ci ha davvero pensato la vita a schiacciare ogni protagonista. Una giovinezza da tossico non si supera mai, ognuno ne paga le conseguenze: morali e fisiche.

Danny Boyle invece è al passo con i tempi: molte riprese sono stile social network e tecnicamente parlando è girato molto bene. Ottime stop motion, ottimo montaggio sonoro, ottimo montaggio talvolta intrecciato con dei flasback in grado letteralmente di scioglierti il cuore. Sono in grado di farti tornare alla prima in cui hai visto TRAINSPOTTING e alla prima volta in cui ti sei innamorata di quel film. Alcuni sono molto duri da sopportare. Fotografia buona.

I quattro protagonisti recitano come se non avessero mai abbandonato i propri personaggi, poi Ewan Mcgregor è sempre più bello e ci sono molti suoi primi piani, il costo del biglietto li vale tutti fino all’ultimo.
Vi ricorda niente?





Insomma, tra vecchi ricordi, la commemorazione di Tommy, nuovi progetti, nuove fughe, nuovi litigi si intreccia l’intero film. Uno di loro, però, grazie a qualche aiuto, si salverà. Curiosi di sapere chi?






Scritto da Allegra Palù