13 Febbraio 2017    17:50

alberto

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Una gustosa parodia dell'estrema serietà che alberga nelle pellicole sul Cavaliere Oscuro di Nolan ma anche nell'ultima di Snyder. Un concentrato di ironia e di rimandi pop che farà felici sia i grandi che i piccini, ma soprattutto i cinefili incalliti, tra cattivoni di altri film e citazioni esplicite anche della serie di Batman degli anni '60 con Adam West. Il tutto "costruito" con i mattoncini Lego, con la tecnica dello stop motion ed esilaranti sparatorie in cui il rumore dello sparo è riprodotto direttamente dalla voce ("piu piu"). L'alter ego di Batman, Bruce Wayne, è qui al massimo della sua apatia, causata dalla perdita dei genitori, ma portata all'eccesso per ridicolizzare la tenebrosità del personaggio, tanto da non provare odio neanche per Joker, che giustamente ci rimane male e medita l'impossibile per diventare il nemico numero uno, e da non riuscire a pronunciare la parola orgoglio quando scopre il talento del ragazzo che ha adottato, Robin, che ha preso uno dei costumi dalla variegata collezione personale di abiti di Wayne, quello messicano. Molte trovate originali, ma anche qualche luogo comune di questo genere rivolto ai bambini, come nella sequenza in cui rappa insieme al suo pupillo. Le musiche di Lorne Balfe sono perfette e riprendono molte canzoni e sigle del supereroe. In camera di doppiaggio tra gli altri troviamo Claudio Santamaria, che accresce il "dark" e che ha già prestato la voce al protagonista nella trilogia del Cavaliere Oscuro, mentre la comica Geppi Cucciari, voce della figlia del commissario Gordon, non credo sia stata la scelta giusta: il personaggio è forte, ma non smorfioso come suggerirebbe il tono della cabarettista. Il regista, Chris Mckay, è abile e capace di regalare belle scene d'azione e spettacolari, e lo sceneggiatore di "Dark Shadows" e "Orgoglio, pregiudizio e zombie" è in grado di scrivere una storia/pretesto per riunire tutto il mondo non solo della Dc Comics, ma anche qualche vecchia conoscenza dei film più popolari (non solo di questo secolo), anche se ci sono un paio di dialoghi un pò superflui. Forse la durata, per un film del genere, non è molto lunga, ma il ritmo e la leggerezza sono davvero invidiabili. Lo spin-off di "The lego movie" offre di certo un'oretta e mezzo di spettacolo e risate, che accontenterà sia i nerd, sia i piccini, ma anche i genitori; del resto, queste tre "categorie" potrebbero appartenere anche ad un'unica persona, no?