Un blockbuster molto efficace e spettacolare. Una leggenda interressante e ben congegnata che non può non accontentare chi cerca intrattenimento e leggerezza, data sia dalla mancanza di sangue, fuorché verde, nonostante le molteplici scene d'azione fantasy, sia dall'ironia della coppia di mercenari formata dal "sopravvissuto" Matt Damon e da Pedro Pascal (Il trono di spade), senza ideali e avidi di leggendari guadagni, questa volta una polvere nera che possiede la stessa facoltà di un lanciafiamme. Il riuscito intreccio della pellicola li conduce per caso davanti a questo ammasso di chilometri il cui nome è nel titolo, costruito per difendersi da delle bestie col colore della speranza e affamate di quasiasi cosa gli capiti. Mentre loro sono bloccati dato il loro stato di prigioneri si ritrovano in quella tensione che sente soprattutto lo spettatore per l'attesa di qualcosa di abominevole, e in effetti il design dei mostri non è niente male e vogliono rappresentare una specie di punizione divina. Se all'atmosfera aggiungi una scenografia (di Myhre) densa di colori che fa rimanere a bocca aperta, un rullo continuo di tamburi, lame a metà dell'altezza del muro, guerriere che si lanciano con le corde e palle di fuoco in 3D, la ricetta per lo spettacolo è servita. Urge sottolineare che il film è stato da una parte un successo al botteghino, dall'altra una stroncatura continua dalla critica. Di certo non è perfetto e non può piacere a tutti, ma non è per niente da buttare, anzi a mio parere un esercizio di stile e di regia molto ispirato e originale, opera di Zhang Yimou, considerato tra i migliori registi cinesi e fautore di opere come "Hero" e "Lettere di uno sconosciuto", ma anche di altri lungometraggi epici, tra gli altri "La foresta dei pugnali volanti". Guardacaso la delusione arriva proprio quando collabora con Hollywood e purtroppo pellicole a tema mostri come "Godzilla" di Gareth Edwards con molti più difetti hanno una percentuale di recensioni positive molto più alta. Almeno verrà ricordato come la produzione cinese più costosa di sempre ( 135 milioni). La ricetta per me ben riuscita è arricchita da un cast con grandi nomi, tra cui il nemico di Jimmy Kimmel, Matt Damon e Willem Dafoe, il Goblin del primo Spiderman di Raimi, che interpreta un altro prigioniero ambiguo, e una dignitosa colonna sonora di Djawadi, in grado di enfatizzare l'epicità. Una pellicola dunque ottima, che in 3D regala un'esperienza non originalissima, ma assolutamente degna di visione.
Recensioni
The Great Wall (2017)
1 Marzo 2017 09:21
alberto
0,0 (su 0 voti)
Accedi per votare!Un blockbuster molto efficace e spettacolare. Una leggenda interressante e ben congegnata che non può non accontentare chi cerca intrattenimento e leggerezza, data sia dalla mancanza di sangue, fuorché verde, nonostante le molteplici scene d'azione fantasy, sia dall'ironia della coppia di mercenari formata dal "sopravvissuto" Matt Damon e da Pedro Pascal (Il trono di spade), senza ideali e avidi di leggendari guadagni, questa volta una polvere nera che possiede la stessa facoltà di un lanciafiamme. Il riuscito intreccio della pellicola li conduce per caso davanti a questo ammasso di chilometri il cui nome è nel titolo, costruito per difendersi da delle bestie col colore della speranza e affamate di quasiasi cosa gli capiti. Mentre loro sono bloccati dato il loro stato di prigioneri si ritrovano in quella tensione che sente soprattutto lo spettatore per l'attesa di qualcosa di abominevole, e in effetti il design dei mostri non è niente male e vogliono rappresentare una specie di punizione divina. Se all'atmosfera aggiungi una scenografia (di Myhre) densa di colori che fa rimanere a bocca aperta, un rullo continuo di tamburi, lame a metà dell'altezza del muro, guerriere che si lanciano con le corde e palle di fuoco in 3D, la ricetta per lo spettacolo è servita. Urge sottolineare che il film è stato da una parte un successo al botteghino, dall'altra una stroncatura continua dalla critica. Di certo non è perfetto e non può piacere a tutti, ma non è per niente da buttare, anzi a mio parere un esercizio di stile e di regia molto ispirato e originale, opera di Zhang Yimou, considerato tra i migliori registi cinesi e fautore di opere come "Hero" e "Lettere di uno sconosciuto", ma anche di altri lungometraggi epici, tra gli altri "La foresta dei pugnali volanti". Guardacaso la delusione arriva proprio quando collabora con Hollywood e purtroppo pellicole a tema mostri come "Godzilla" di Gareth Edwards con molti più difetti hanno una percentuale di recensioni positive molto più alta. Almeno verrà ricordato come la produzione cinese più costosa di sempre ( 135 milioni). La ricetta per me ben riuscita è arricchita da un cast con grandi nomi, tra cui il nemico di Jimmy Kimmel, Matt Damon e Willem Dafoe, il Goblin del primo Spiderman di Raimi, che interpreta un altro prigioniero ambiguo, e una dignitosa colonna sonora di Djawadi, in grado di enfatizzare l'epicità. Una pellicola dunque ottima, che in 3D regala un'esperienza non originalissima, ma assolutamente degna di visione.