"Ancora tu? Ma non eri morto?" Viene spontanea la domanda, dato che vediamo ancora una volta il re dell'isola del teschio sul grande schermo, dopo l'entusiasmante versione autoconclusiva del 2005 di Peter Jackson. Il suo ritorno è dovuto all'apertura di questo nuovo universo cinematografico con protagonisti i mostri, chiamato appunto Monsterverse, il cui primo capitolo è il "Godzilla" di Gareth Edwards del 2014 e che proseguirà con un'altra pellicola dedicata al lucertolone: "Godzilla: King of monsters" e il tanto atteso scontro "Godzilla vs Kong". Un genere che andrebbe affidato alle persone giuste e che, se mal gestito, non porterà di certo novità. In questo caso la regia è di Jordan Vogt-Roberts, un director che fa il suo lavoro senza particolari trovate, ma comunque in grado di gestire un monster movie con lo scopo di incantare lo spettatore. Infatti il film è potente, con la sua durata di circa 2 ore intrattiene e le scene d'azione sono fatte davvero bene, grazie a degli effetti speciali praticamente perfetti, tra esplosioni di elicotteri, sparatorie e varie creature. A combattere le bestie c'è una squadra in missione scientifica (col velato scopo di scoprire le creature presenti) formata da una squadra di soldati/piloti, una fotografa, un cacciatore, un paio di scienziati/biologi e un soldato della Seconda Guerra Mondiale bloccato nell'isola per 28 anni; a impersonare il gruppo troviamo praticamente mezza Hollywood: Tom Hiddleston, Loki ne "The Avengers"; Brie Larson, protagonista di Room; John Goodman, grande caratterista e celebre soprattutto per "Il grande Lebowski"; il grande Samuel L. Jackson, di cui è difficile compilare una filmografia, ma indimenticabile il suo Jules in "Pulp Fiction", e anche John C. Reilly, qui forse il miglior personaggio, simpatico e curioso nelle sue frequenti domande su cosa sia successo dopo la guerra. Il talentuoso cast è, insieme agli effetti speciali e alle battaglia tra mostri e non, la maggior qualità di una pellicola purtroppo non esente da difetti: in primis ho notato una colonna sonora un tantino povera e che, se approfondita con qualche traccia sull'esempio di quella della scena iniziale del "Godzilla" sopracitato, avrebbe perfezionato le scene spettacolari che, pur potentissime (soprattutto quando Kong mostra tutta la sua fierezza come a dire "qua comando io", facendo venire la pelle d'oca), non raggiungono un'epicità degna di nota. Un pò deboli anche i dialoghi, ma d'altronde in un film del genere non dovrebbero concentrarsi troppo su questo aspetto. Comunque nel complesso è un ottimo film d'avventura, un reboot del gorillone che offre al suo pubblico uno spettacolo degno di nota e meritevole di più visioni. La scena inedita collega "Kong" al prossimo capitolo di Godzilla dopo i lunghissimi titoli di coda.
Recensioni
Kong: Skull Island (2017)
13 Marzo 2017 16:22
alberto
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Accedi per votare!"Ancora tu? Ma non eri morto?" Viene spontanea la domanda, dato che vediamo ancora una volta il re dell'isola del teschio sul grande schermo, dopo l'entusiasmante versione autoconclusiva del 2005 di Peter Jackson. Il suo ritorno è dovuto all'apertura di questo nuovo universo cinematografico con protagonisti i mostri, chiamato appunto Monsterverse, il cui primo capitolo è il "Godzilla" di Gareth Edwards del 2014 e che proseguirà con un'altra pellicola dedicata al lucertolone: "Godzilla: King of monsters" e il tanto atteso scontro "Godzilla vs Kong". Un genere che andrebbe affidato alle persone giuste e che, se mal gestito, non porterà di certo novità. In questo caso la regia è di Jordan Vogt-Roberts, un director che fa il suo lavoro senza particolari trovate, ma comunque in grado di gestire un monster movie con lo scopo di incantare lo spettatore. Infatti il film è potente, con la sua durata di circa 2 ore intrattiene e le scene d'azione sono fatte davvero bene, grazie a degli effetti speciali praticamente perfetti, tra esplosioni di elicotteri, sparatorie e varie creature. A combattere le bestie c'è una squadra in missione scientifica (col velato scopo di scoprire le creature presenti) formata da una squadra di soldati/piloti, una fotografa, un cacciatore, un paio di scienziati/biologi e un soldato della Seconda Guerra Mondiale bloccato nell'isola per 28 anni; a impersonare il gruppo troviamo praticamente mezza Hollywood: Tom Hiddleston, Loki ne "The Avengers"; Brie Larson, protagonista di Room; John Goodman, grande caratterista e celebre soprattutto per "Il grande Lebowski"; il grande Samuel L. Jackson, di cui è difficile compilare una filmografia, ma indimenticabile il suo Jules in "Pulp Fiction", e anche John C. Reilly, qui forse il miglior personaggio, simpatico e curioso nelle sue frequenti domande su cosa sia successo dopo la guerra. Il talentuoso cast è, insieme agli effetti speciali e alle battaglia tra mostri e non, la maggior qualità di una pellicola purtroppo non esente da difetti: in primis ho notato una colonna sonora un tantino povera e che, se approfondita con qualche traccia sull'esempio di quella della scena iniziale del "Godzilla" sopracitato, avrebbe perfezionato le scene spettacolari che, pur potentissime (soprattutto quando Kong mostra tutta la sua fierezza come a dire "qua comando io", facendo venire la pelle d'oca), non raggiungono un'epicità degna di nota. Un pò deboli anche i dialoghi, ma d'altronde in un film del genere non dovrebbero concentrarsi troppo su questo aspetto. Comunque nel complesso è un ottimo film d'avventura, un reboot del gorillone che offre al suo pubblico uno spettacolo degno di nota e meritevole di più visioni. La scena inedita collega "Kong" al prossimo capitolo di Godzilla dopo i lunghissimi titoli di coda.