Zootropolis
Dopo Paperopoli e Topolinia non poteva mancare una nuova città disneyana che ognuno di noi vorrebbe visitare almeno una volta nella vita, uno strano luogo in cui convivono beatamente prede e predatori, un universo fantastico composto esclusivamente da esseri antropomorfi: bambini e adulti, ecco a voi Zootropolis.
Durante i suoi quasi cent’anni di vita la Walt Disney Animation Studios ha portato avanti una lunga tradizione di lavori incentrati su animali parlanti quali Bambi, Dumbo, Il Libro della Giungla, Robin Hood, Il Re Leone e molti altri ancora. Seguendo la lunga scia di bestioline chiacchierone, i due registi Byron Howard e Rich Moore offrono un indimenticabile e meraviglioso spettacolo destinato ad adulti e piccini di ogni sesso e religione!
Zootropolis potrebbe essere definito come un Buddy Movie sui generis, una detective story in cui due individui naturalmente opposti, la coniglietta poliziotta Judy e la truffaldina volpe Nick, sono costretti a collaborare tra loro per il bene dell’intero Paese. Ma, oltre ai due protagonisti, l’intero film è un brulichio di buffi e spassosissimi personaggi di tutte le dimensioni: giganteschi elefanti, altissime giraffe e grandi carnivori passeggiano per le vie del centro assieme a piccoli roditori e minuscoli toporagni. Il mistero, l’avventura e lo humor accompagneranno lo spettatore dall’inizio alla fine della proiezione: un viaggio nella fantasia a dispetto di qualsiasi età.
I disegnatori della Disney hanno dimostrato ancora una volta, se ce ne fosse mai stato bisogno, di essere dei maniaci del particolare. La strana metropoli è infatti disegnata con una cura per i dettagli davvero impressionante. La complessità dell’ambientazione, un solo luogo che racchiude in sé le aree più disparate - Piazza Sahara abitata da animali del deserto, Tundratown da orsi polari e Savana Centrale come un crocevia in cui tutti i mammiferi convivono - è un esempio dell’ottimo lavoro svolto dai componenti del team americano. Ma, al di là dell’indiscutibile bravura tecnica, il loro merito principale è la capacità di avere saputo raccontare una storia divertente e, al tempo stesso, di grande impatto emotivo.
Si può felicemente affermare che, con Zootropolis, la più famosa “fabbrica mondiale di cartoon”, sia riuscita a ottenere la perfetta fusione tra i classici Disney e una bella storia contemporanea. Questo 55° lungometraggio ha infatti il grande pregio di possedere l’appeal tradizionale e nel contempo una vena di insperata modernità. La magia dei vecchi capolavori d’animazione e la metafora del mondo attuale si incontrano in modo così straordinario da spingerci a dire “ il film giusto, al momento giusto”. E, come buona parte dei film dei creatori di Topolino, Zootropolis trasuda moralità formativa da ogni poro, una bordata magistrale di valori universali, un’allegoria dell’odierna società: una riflessione sulla condizione umana e un’esplosione di diversità educativa.
Genitori e figli, nonni e zii con nipoti - e chi non ha prole se la inventi - non ci sono più scuse: Zootropolis e i suoi bizzarri impiegati della Motorizzazione Civile vi aspettano in tutto il loro caotico splendore!