X-Men: Dark Phoenix. Che tutto bruci!

Ci siamo, si chiude un altro capitolo iniziato quasi un ventennio fa con X-Men di Bryan Singer e ora affidato all’esordiente Simon Kingberg, già produttore navigato.

La scelta sembra già dire molto dell’approccio a questo capitolo conclusivo a cui si arriva più per inerzia che per un effettivo disegno e voglia di regalare il giusto commiato ai fans. Non si può prescindere dal trattamento riservato agli Avengers, un testata ben al di sotto della popolarità degli X-Men, ma chi in termini filmici ha riscosso ben altro successo (e soldi).

Il salto temporale con rivoluzione del cast del 2011era stato necessario, ma la perdita dei volti noti ha fatto si che non si creasse quel legame nel tempo che invece ha caratterizzato Tony Stark e soci.

Poi c’è anche l’effetto “ritorno al futuro” con l’ambientazione negli anni novanta, stile Captain Marvel, ma decisamente meno efficace se non per la trama di First Class che rimane un piccolo gioiello.

Ecco la sensazione totale del film è sempre quella… poco efficace.

Fare peggio di X-Men: Apocalisse sarebbe stato doloso, se non impossibile, infatti il film si lascia vedere anche grazie alla sua durata contenuta. Inutile dire che la drammatica poesia della saga pensata negli anni 80 da Claremont e Byrne non è minimamente presente a favore di una nuova visione dove il popolo dei D’bari vorrebbe addirittura controllare la forza Fenice.

Tutti gli attori cercano di dare il massimo, chi più chi meno e nel complesso Magneto sembra il più convincente anche se eccessivamente preso a digrignare i denti e a prendere coscienza di non essere più l’elemento alpha del gruppo. Per il resto effetti nella norma e un mutante fuori scala praticamente incontenibile.

Il futuro è ora appeso a un filo, quello della Disney che ha reclamato a sé il franchise ufficializzando il suo inserimento all’interno del Marvel Cinematic Universe. Con la prossima partenza dei canali Disney e nell’attesa del prossimo ComicCON di San Diego, in cui i futuri piani del “colosso dalle orecchie tonde” dovrebbero essere almeno in parte svelati, i Mutanti dovrebbero diventare uno dei pilastri del futuro Marvel.