Uno di Famiglia: al cinema la nuova commedia di Alessio Maria Federici
Classica commedia tutte risate, ove possibile, e poco altro per il nuovo film di Alessio Maria Federici oramai specializzatosi come regista di genere, se tale si può definire l'ormai unica tipologia di produzione italiana per le masse.
Si facciamo anche dei bei piccoli film, ma quelli che distribuiamo in numerose copie, con grandi squilli di tromba, sono sempre gli stessi.
Ma non divaghiamo.
Pietro Sermonti è Luca, un insegnante di dizione che si trova casualmente a salvare la vita a un suo allievo, guarda caso figlio di un caobastone calabrese, Peppino Serranò (Frassica).
Gesto fantastico e impagabile che può essere ripagato in un solo modo dalla Famiglia: ora sei uno di noi!
Per Luca si apre un momento dorato, finché non comprende appieno i risvolti di questa grande e munifica amicizia.
La Zia Angela (Lucia Ocone), vedova, mette gli occhi su di lui, la sua compagna Regina (la Felberbaum) non approva e la polizia inizia a sospettarlo per associazione a delinquere. Un incubo per Luca, da cui è difficile fuggire.
Ovviamente questo tipo di film si regge sulle spalle degli interpreti a cui è demandato il compito di rendere credibili e accattivanti le battute e le situazioni che costella la narrazione e che sono, di fatto, l'essenza di un film il cui percorso è già tracciato sin dall'inizio.
In quest'ottica diventano chiave anche i comprimari che sono o sfondo dell'affresco senza i quali tutti sarebbe grigio e monotono.
L'operazione riesce, fortunatamente per tutti, e a parte qualche facile inciampo, il film resta godibile e divertente.