Una relazione: il bell'esordio di Stefano Sardo tra emozioni e spunti di discussione
Presentato alle Notti Veneziane delle Giornate degli Autori 2021, in sala dal 13 al 15 settembre 2021, Una relazione sancisce il debutto dietro la macchina da presa per Stefano Sardo.
Alice (Elena Radonicich) e Tommaso (Guido Caprino) stanno insieme da 15 anni. Sono maturati insieme, affrontando diverse fasi della vita come coppia. L'amicizia ha lasciato il posto all'affetto, all'amore, prima di diventare, in qualche modo, abitudine. Durante una cena con gli amici in terrazza, i due annunciano la loro rottura, ma garantiscono che le cose andranno bene, perché hanno intenzione di separarsi gradualmente. Il dispiacere e la confusione del gruppo è evidente, ma la decisione è ormai stata presa e indietro non si torna.
Cresciuto artisticamente tra le fila di Gabriele Salvatores e consapevole dell'importante passato che riguarda la commedia italiana, Sardo si muove abile tra i meandri del genere, riuscendo a realizzare un'opera quanto mai fresca e originale. Il cast corale aiuta a rappresentare una generazione di quarantenni talvolta ancora immaturi e in cerca della propria strada. Tutti possono identificarvisi, grazie alla verosomiglianza, alla credibilità, alla purezza di queste figure. Chiaro, quindi, come ogni cosa dipenda dalla loro caratterizzazione. Non c'è un singolo personaggio che non mostri una struttura narrativa esatta, con il suo passato, il presente e il futuro. Gli intrecci tra i personaggi consentono di svelarne aspetti spesso meno esposti, ma determinanti a restituire la personalità, a giustificarne i gesti, i pensieri, gli umori.
L'idea di trattare una separazione tenendo ben presente il contesto, fatto di amici, familiari, colleghi, risulta fondamentale ai fini della fruizione. Vengono sollevate diverse riflessioni, attraverso le quali si invita alla discussione, al confronto, all'analisi. Anche lo sviluppo con un countdown in sovrimpressione, a scandire non solo il trascorrere (inesorabile) del tempo ma anche a creare un clima di attesa, immerge lo spettatore sempre più dentro le vicende. Come nella vita reale, in simili situazioni, si avverte un crescendo che conduce pericolosamente vicino al burrone. Non può mancare il momento in cui tutto il veleno viene sputato fuori, in cui i rapporti si incrinano e le responsabilità diventano macigni.
Il percorso intrapreso da Alice e Tommaso ha però del particolare, almeno all'inizio, quando appaiono sereni e sicuri di quanto stabilito. Il loro obiettivo è non rovinare ciò che hanno costruito negli anni, fianco a fianco, che hanno guadagnato dalla compagnia, dai consigli, dal supporto reciproci. Agli occhi di chi li conosce non è possibile evitare la crisi per sempre, ma anzi è forse necessario farla emergere così da non avere nulla in sospeso. Alla cosiddetta fine della fiera ciascuno prenderà la sua strada, avendo imparato nel frattempo che la colpa è un concetto pesante e insidioso, e che è decisamente più importante il perdono.
Una relazione è un prodotto di fattura elevatissima dal punto di vista della poetica e della potenza narrativa che esibisce. A suggellarne la riuscita, le straordinarie performance attoriali, con la Radonicich e Caprino in testa. Un ultimo imprescinibile accenno a Libero De Rienzo, a cui la pellicola è dedicata, qui alla sua ultima brillante prova.