Una Notte con la Regina

Il 21 aprile la Regina Elisabetta II compirà 90 anni e, mentre nel Regno Unito cresce la fibrillazione per i prossimi festeggiamenti, in Italia - con un tempismo da orologiai svizzeri - si rende omaggio alla Reggente inglese facendo uscire nelle sale cinematografiche Una Notte con la Regina, dell’anglosassone Julian Jarrold. Il film, prendendo spunto da un fatto realmente accaduto, racconta di quella mitica serata dell’ 8 maggio 1945 in cui le due Principesse Elisabeth e Margaret Windsor – all’epoca rispettivamente di 19 e 14 anni – uscirono in incognito da Buckingham Palace per andare a celebrare la Giornata della Vittoria.

Una Notte con la Regina è un’opera che ha il merito di non voler apparire per ciò che non è, il regista confeziona infatti una commedia divertente senza pretese di capolavoro, un lungometraggio semplice, raffinato, con insperati guizzi di comicità. Nonostante la prevedibilità degli eventi e i tanti cliché presenti nel film, la visione, priva di noiose lungaggini, scorre piacevolmente fluida e con ritmo frenetico. Jarrold, accompagnando le immagini con brani di musica jazz pieni di allegria, ricrea quell’atmosfera di festa - propria di fine guerra - con grande brio e vivacità. In tono lieve e mai presuntuoso gli episodi si susseguono in una rocambolesca avventura notturna dove gli equivoci regnano incontrastati.

La realtà storica dice che quella notte le Principesse andarono a ballare all’hotel Ritz ritornando al Palazzo Reale poco dopo la mezzanotte. In Una Notte con la Regina - invece - Margaret ne combinerà di tutti i colori, costringendo la futura Regina a rincorrerla nei più malfamati locali di Londra. Tra prostitute, papponi e loschi figuri, Elisabeth - comunque -  non perderà mai l’aplomb che l’ha sempre contraddistinta: un chiaro omaggio di Julian Jarrold alla sua Sovrana. Lo humor è il fil rouge che intrattiene lo spettatore per l’intera durata del film, una comicità apparentemente a tratti irriverente, ma colma di passione e di profondo amore per la Casa Regnante. I dialoghi tra i vari personaggi sono carichi di scoppiettante ironia e le due attrici protagoniste, Sarah Gadon e Bel Powley, calandosi magnificamente nei loro ruoli regalano al pubblico siparietti di notevole ilarità. Re Giorgio VI, interpretato da un bravo e quasi irriconoscibile Rupert Everett, viene rappresentato come un placido e accondiscendente padre di famiglia, al contrario della consorte Elisabeth Bowes-Lyon – la perfetta Emily Watson –  raffigurata come una donna rigida e austera: da qualcuno l’attuale Regina deve pur aver preso!

Una Notte con la Regina non è di certo un film che nel mondo del cinema lasci un segno indelebile, è però ottimamente recitato, ben reso e ancor meglio scritto: un lavoro di tutto rispetto a cui si assiste con leggerezza. Vi sembra forse poco?