The Suicide Squad: Missione Suicida - Riproviamoci!

In DC/Warner ormai lo spettro del fallimento aleggia costantemente. L'operazione Justice League affidata a Joss Whedon, uomo Marvel comprato a suon di dollaroni, e rivelatasi un feroce fallimento sarebbe potuta essere il segnale finale.
Invece no!
La convinzione imperante è stata: non è un'idea sbagliata è l'uomo sbagliato (più che mai viste le denunce sul comportamento)! Quindi sotto a chi tocca e a chi tocca? James Gunn il Guardian of the Galaxy man.

Bravi, stavolta ha funzionato, soprattutto perché avete lasciato mano libera, completamente e forse anche troppo al buon James.
Come si suol dire l'uomo di Saint Louis se la canta e se la suona, piuttosto bene.

Si riparte dall'idea di fondo della Sporca Dozzina, un pugno di super criminali con nulla da perdere che si gettano in una missione impossibile per farsi scontare la pena. Del vecchio nucleo (sì, parliamo dell'altro ennesimo fallimento DC) resta ben poco: Capitan Boomerang (Jai Courtney che però ora vuole troppi soldi...), il colonnello Flag e Harley Quinn ovviamente (il volto DC del momento).
Tocca buttare dentro nuovi volti: Bloodsport (Idris "faccio qualunque cosa" Elba) e Peacemaker (John "una sola faccia" Cena), il personaggio forse più interessante essendo una sorta di Capitan America oscuro, che dire US Agent, tipo.

Tralasciando il nome dello stato Sudamericano in cui si svolge l'azione: Corto Maltese (lesa maestà per noi) e anche l'alieno da sconfiggere, una temibilissima stella marina (!) è tutto il resto quello che conta. Se il primo film era stato all'insegna del niente sangue, niente violenza gratuita, tutto pro bimbi, qui siamo all'opposto: splatter al quadrato, pezzi di gente che volano, persone mangiate sane e umorismo nerissimo.
Il tutto attraverso una lente deformante alla Tarantino, che rende più potabile quello che accade anche per gli adolescenti.

Non tutti i personaggi funzionano benissimo, tipo Bloodsport, altri stupiscono inaspettatamente tipo King Shark (sì è Sly), altri ancora durano uno sbadiglio d'asino, però diverte ed è una delle cose migliori che DC abbia sfornato (non che ci volesse moltissimo).

C'è un finalino alla FINE (se sopravvivete) dei titoli di coda e... Nathan Filion, che è TDK e non fa la musicassetta.

Scheda Film

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