Suicide Squad
Dopo 36 (!) anni la Warner / DC riesce a sfornare un film sui supereroi degno di nota che non sia, ovviamente Batman.
Sarà che questi non sono supereroi, sarà che effettivamente Batman fa capoccela, ma finalmente ci siamo. Una bella cosa divertente che mixa humor e azione (Marvel docet) e anche un po’ irriverente.
Centro!
Musiche pazzesche, un abile mix di grandi classici, roba nuova, rap, hip hop ritmo e melodia. Quasi troppa a dire il vero, quasi…
Centro!
Grandi personaggi e interpreti superlativi. Will Smith non è certo una sorpresa, anzi. Margot Robbie ormai lanciatissima sia come attrice che come sex-symbol ci regala una bella interpretazione, ma la star assoluta è Jared Leto (e sai che sorpresa) che riesce a reinventare il Joker a dispetto dell’incredibile precedente di Heath Ledger.
Centro!
La storia, come ormai tutti sapranno grazie all’invasione di trailer, video e materiali (per innalzare l’hype) è un incrocio tra Quella Sporca Dozzina e 1997: Fuga da New York. Del primo ha l’idea e lo scopo, del secondo la carica eversiva e soprattutto il sistema di “dissuasione”, oltre ad un’ambientazione che ne ricalca l’idea di fondo.
L’unico modo per fermare una minaccia metà umana è avere una squadra di disperati pronta a fare l’impossibile in cambio della speranza di migliorare la propria situazione.
Con quest’obiettivo in mente il Governo USA decide di reclutare un manipolo di supercriminali al comando del Capitano Flag, icona dei marines: Deadshot (cecchino implacabile e –ovviamente- assassino senza scrupoli), Harley Quinn (psicopatica compagna del Joker), Boomerang (un rapinatore disposto a tutto), Killer Croc (un umano mutato in rettile super forzuto), Diablo (un capo gang pirocinetico) e l’Incantatrice (un’entità in grado di padroneggiare la magia oscura).
Inutile dire che la minaccia si paleserà e anche il Joker, intenzionato a recuperare la sua regina.
Quindi il film perfetto si direbbe… quasi.
Purtroppo il “villain” non è certo dei migliori, a partire dalle motivazioni, fino agli sviluppi è qualcosa di banalmente messo li come MacGuffin. La vera storia ruota intorno alla squadra di psicopatici e al suo involontario satellite: il Joker.
Rapporti, dinamiche, battute o semplici situazioni di raccordo, sono il vero nocciolo del film, insieme alle innumerevoli sequenze di combattimento (la tavoletta del gas è sempre tutta giù alla massima velocità).
Suicide Squad vorrebbe essere il Deadpool della DC, ma gli manca la vera irriverenze e il sangue. Non si possono prendere a mazzate aliene in grafite e pensare che facciano lo stesso effetto di corpi maciullati.
Ma non tutti possono essere Deadpool e, anzi, meglio così, almeno quest’opera potrà sempre vantare una sua precisa identità.
E ora… giù mazzate!