Star Wars: L’Ascesa di Skywalker - Il grande spiegone
Ci siamo! A più di 40 anni dal primo film si chiude la terza trilogia, 3-3-3 a cui aggiungendo i 2 spin off, si ottiene un perfetto schema calcistico.
Come ‘è andata quindi per l’allenatore J.J.?
Difficile dirlo. Difficile, visto che ci si trova a dover mettere la parola fine a un qualcosa di dimensioni inimmaginabili sia per “zoccolo duro” di fans, si per soldi in campo, sia per aspettative di tutti.
A poco vale la precedente esperienza con Star Trek, qui si vanno a toccare le corde dell’anima, quasi della religione e personaggi con saghe familiari.
La cosa migliore è probabilmente il piglio con cui si affronta il tutto e l’assenza di paura nel fare scelte difficili seppur poco condivisibili. Lo spoiler è in agguato e quindi non possiamo dire nulla anche se i segreti sono destinati a durare poco come ci ha insegnato il Trono di Spade.
Comunque sparare giù all’improvviso l’esistenza di personaggi e rivelazioni varie è un po’ alla Lost, dover trovare qualcosa per necessità e per giustificare tutto il percorso fatto fino a quel momento.
Quello che invece appare molto chiaro è che il film è piuttosto debole nella sua prima parte in cui regista e sceneggiatori sembrano essere usciti direttamente dallo studio di Propaganda Live con lo spiegone di Marco Damilano per poi migliorare nel finale, quanto meno in spettacolarità anche se i ribelli in stile Dunkirk e la flotta uscita dal nulla del Nuovo Ordine (ora Ultimo, ma che idea fantastica) fanno abbastanza ridere.
Si punta la cuore del fans e dello spettatore con un paio di scene emozionali, ma l’ombra del topo con le grandi orecchie edulcora tutto rendendolo quasi ridicolo.
Eccolo li il vero Lato Oscuro, la Disney-Sith che seppelisce sotto le macerie del family product un qualcosa che dopo Rogue One sarebbe potuto salire nell’Olimpo. Certo resta un franchise solidissimo, la serie Mandalorian sta li a testimoniarlo, e incasserà sempre cifre da capogiro, ma non troveremo qui frasi da citare nella vita come “Segui la forza Luke” o “Trovo insopportabile la sua mancanza di fede.”
Peccato!