Sleepless - Il Giustiziere - Notti bianche a Las Vegas
Molta carne al fuoco per questo thriller targato Baran bo Odar, giovane promessa svizzera, a tutti gli effetti remake di Nuit Blanche, noir francese del 2011 diretto da Frédéric Jardin. Districarsi tra le sovrastrutture della trama che mano mano che il film avanza si affastellano l’una sulle altre, non è cosa facile. Proviamo a fare un po’ di luce.
Vincent Downs è un poliziotto di Las Vegas corrotto che si ritrova, suo malgrado ma quanto…, coinvolto nel furto di una grossa partita di cocaina e di conseguenza il boss gli rapisce il figlio. Nel frattempo una sua collega, l’agente Bryant è sulle sue tracce dà la caccia a lui ed alle bande criminali tra le quali scoppia uno scontro. Insomma , un crescendo di eventi a cui sì corrisponde un crescendo di tensione ma del quale si finisce per rimanere leggermente storditi.
Il film è comunque un discreto prodotto di genere con la sua giusta dose di adrenalina e topos cinematografici rispettati. A cominciare dalle sequenze concitate di sparatorie e grandi combattimenti, dalle sequenze di raccordo aeree ormai così care al cinema americano, alla caratterizzazione dei personaggi utilizzando espedienti visivi ormai collaudati, al gioco dei contrasti tra gli stessi: buoni e cattivi, neri e bianchi, dovere e convenienza…. Nulla di nuovissimo, insomma sotto il cielo del Nevada… ma tutto ben confezionato ed infiocchettato.
E poi, naturalmente, c’è Las Vegas che sembra nata apposta per fare da set a questo genere di film (e forse è proprio così…). La città nel deserto, con i suoi lustrini e i suoi colori pacchiani , le sue palesi e sfrontate artificiosità, il kitsch regnante, fa da principesco ed assordante sfondo alle vicende del poliziotto Downs a cui dona fisicità e rudezza il divo Jamie Foxx disegnando un personaggio con toni in alcuni momenti davvero troppo fuori dalle righe; suo contraltare è Michelle Monagan abbastanza convincente nel ruolo dell’inflessibile ed ostinata onesta poliziotta (la faccia giusta sul personaggio giusto).
Un film incerto sul quale sembra pesare l’eredità dell’originale francese, che viene voglia di andare a vedere, anche solo per curiosità.